Visita il sito web
Tempo per la lettura: 4 minuti

Tra Ultrafuturo e rischio di Retropassato

LIVORNO – Partiamo dal dato di fatto: da quattro giorni, esattamente da sabato scorso, le tariffe del rimorchio portuale sono di nuovo calate grazie all’ordinanza n. 20 della Capitaneria: e all’impegno dell’impresa Neri a rendere sempre più competitivo il servizio.

E ora usciamo dall’ufficialità e scendiamo nelle sensazioni: che sono, come necessaria premessa, personali e quindi opinabili.

[hidepost]

La più chiara sensazione scaturita dalla concomitanza degli interventi dell’ammiraglio Tarzia e del presidente Corsini nella stessa conferenza è che sul progetto definitivo della Darsena Europa (lasciamo stare il sogno della “piattaforma” dal quale eravamo partiti con eccesso di ottimismo) sia ancora tutto da definire. O peggio: che questo progetto non esista, perché sottoposto a continui interventi “migliorativi” (eufemismo?) come quelli cui si è riferito Tarzia en passant davanti a un evidentemente seccato Corsini. E se il progetto, sia pure di larga massima, è ancora in fase di definizione, come avrebbero potuto impegnarsi in dichiarazioni di interesse le imprese che dovrebbero metterci di loro centinaia di milioni e volontà di gestione? Proprio in questi giorni è circolata la notizia che a Ravenna, su un progetto concreto di mega-porto del tutto nuovo da 230 milioni, ben due cordate internazionali di altissimo livello sono scese in gara “con i soldi in bocca” come si dice in Toscana. Allora? Non è che ci manca qualcosa di concreto per andare avanti sulla Darsena Europa livornese? Siamo tutti consapevoli che il problema non è l’AdSP, (o solo l’AdSP) che anzi sta facendo il possibile per spargere ottimismo. Ma che il problema esista è evidente.

*

Poi c’è un’altra sensazione sul porto: che è anche troppo condivisa. Quella di una conflittualità interna che ha origine certo da una situazione territoriale al limite del collasso – pochi spazi per tante imprese – ma anche dall’impossibilità concreta di arrivare a una pace sociale vera. Nell’intervento in Capitaneria del cavaliere del lavoro Piero Neri l’appello a cercare di lavorare tutti insieme e non tutti contro tutti è stato chiaro. Altrettanto chiari sono stati alcuni tentativi, rivolti anche verso il sindaco di Livorno, per trovare un tavolo intorno al quale ricucire istanze, operatori, aspirazioni, sviluppi, progetti, traffici. Perché non ci si riesce? Perché siamo in testa alla classifica dei porti con i ricorsi ai TAR? Cosa ci manca perché l’ipotizzato “porto dei miracoli” lo diventi anche della collaborazione e la pianti di essere anche il porto “dei pollai” in perenne lite tra loro?

Da troppo tempo ormai anche la necessaria pianificazione operativa viene rinviata di volta in volta: a conferma che da una parte l’AdSP si rende conto di non poter imporre d’imperio le scelte; e dall’altra che non si riesce a mettere d’accordo le imprese. Tutto intorno ai cosiddetti decisori – ammesso che ci siano – c’è un mondo frastagliato, qualche volta anche confuso, di piccole e piccolissime imprese che annaspano, magari si sono creati uno spazio, ma non hanno idee su come finiranno. L’esempio delle incertezze che da oltre un anno accompagnano la Porto 2000, lo stesso trasferimento del TCO, lo sviluppo del porto turistico nel Mediceo, l’ipotesi della Bellana, la neverending story dei ponti mobili al Calambrone con relativa ipotesi del ponte Bonistalli, i rinvii della concessione all’LTM in Comitato di Gestione (che avevamo dato per scontata nell’ultima riunione e invece non c’è stata).

Mi fermo per amor di Patria. Ma se non ci mettiamo tutti davvero intorno a un tavolo della pace e delle soluzioni, buonanotte Livorno. Altro che Ultrafuturo: il rischio è precipitare nel Retropassato. Con tutti gli scongiuri del caso.

*

Anche il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema livornese, come abbiamo accennato, si è riunito sulle autorizzazioni allo svolgimento delle operazioni e servizi portuali. È questo il principale punto all’ordine del giorno affrontato nell’ultima seduta che si è aperta con una novità: la presenza del nuovo componente designato dal Comune di Livorno, il contrammiraglio (Cp) Umberto Marsili. Ecco la nota ufficiale sul Comitato.

«Auguro al comandante Marsili un buon lavoro. Sono convinto che saprà fornire a questo Ente un utile e valido contributo sulle principali questioni afferenti i porti del nostro Sistema» ha dichiarato il presidente Corsini, che ad inizio di seduta ha comunicato alcune importanti informazioni, annunciando in particolare come sia ormai in stato avanzato la procedura prevista per la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale nella compagine dell’Interporto Amerigo Vespucci.

«Sono state superate molte criticità – ha detto Corsini -. Il nuovo piano di impresa dell’Ente prevede infatti che l’aumento di capitale sottoscritto da parte AdSP sia destinato a investimenti soprattutto nel comparto ferroviario. Si tratta di un passaggio fondamentale che ci consentirà di portare presto all’attenzione del CdG la delibera con la quale si potrà procedere all’aumento delle quote».

Il presidente ha inoltre illustrato lo stato di elaborazione dei nuovi regolamenti sulle concessioni e sul lavoro portuale, in avanzato stato di completamento. Si è anche messo a disposizione del Comitato di Gestione il Documento di Pianificazione Strategica di Sistema, da adottare nella prossima seduta del CdG, per poi essere sottoposto a pubblicazione al fine di raccogliere le osservazioni del pubblico.

Per il quadriennio 2020/2023, nella seduta di oggi sono state autorizzate allo svolgimento delle operazioni portuali le società F.lli Bartoli, Grandi Molini Italiani. È stato espresso parere favorevole anche al rilascio in favore di SDT (Sintermar Darsena Toscana) di un’autorizzazione biennale (2020-2021). Rinnovo annuale invece per la Compagnia Portuale di Livorno, Livorno Reefer Terminal e Sealiv.

Sono 10 le aziende che hanno ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione allo svolgimento dei servizi portuali, a cui si è aggiunto il via libera al rilascio di una nuova autorizzazione.

Con riferimento ai porti di Piombino e a quelli elbani, il Comitato di Gestione ha disposto il rilascio di 5 autorizzazioni di cui 4 rinnovi. Tutti per la durata di un anno, nelle more della approvazione della nuova regolamentazione del lavoro portuale, unica per i porti dell’intero Sistema Portuale.

Le società interessate sono la Compagnia Portuali di Piombino (rinnovo per servizi portuali), Tuscany Terminal (rinnovo per servizi portuali), Liberty Magona (rinnovo per servizi e operazioni portuali) e Permare (rilascio ex novo per operazioni portuali).

È stata infine rilasciata definitivamente in favore dell’Enel la concessione ventennale per la gestione della centrale di Torre del Sale, con un introito previsto per l’AdSP di più di 5 milioni di euro.

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
4 Marzo 2020

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora