Evinrude, eutanasia globale: lo storico marchio è morto
WISCONSIN (USA) – Bombarder BRP, il gruppo proprietario di moltissimi marchi (le moto d’acqua See Doo, i fuoribordo Evinrude e via dicendo) con una nota stampa ha annunciato di aver “riorientato il proprio business nautico concentrandosi sulla crescita dei propri marchi di imbarcazioni con nuove tecnologie e prodotti nautici innovativi, interrompendo la produzione dei motori fuoribordo Evinrude E-TEC e E-TEC G2”.
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“Il nostro business dei motori fuoribordo è stato fortemente influenzato da Covid-19, obbligandoci a interrompere immediatamente la produzione dei nostri motori fuoribordo. Questo segmento di business aveva già affrontato alcune sfide e l’impatto del contesto attuale ci ha costretto a farlo”, ha dichiarato José Boisjoli, presidente e ceo di BRP.
“Concentreremo i nostri sforzi su tecnologie nuove e innovative e sullo sviluppo delle nostre aziende nautiche, dove continuiamo a vedere un grande potenziale per trasformare l’esperienza in acqua per i consumatori”, ha aggiunto. L’impianto di BRP nel Wisconsin sarà riconvertito per accogliere “nuovi progetti” che non sono stati specificati dall’azienda. Tutto quello che è stato prodotto fino ad oggi sarà consegnato ai concessionari che hanno fatto gli ordini – assicurano nell’azienda – ma fino ad esaurimento scorte. Saranno invece assicurati i ricambi, l’assistenza e relative garanzie.”
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La reda di BRP sui fuoribordo arriva dopo solo due anni di produzione dei modelli E-TEC, ultimo grido della tecnologia a 2 tempi mentre ormai imparo sui mercati mondiali i 4 tempi. Ma la “morte” del marchio Evinrude chiude una leggenda che molti utenti rimpiangeranno. Fu un certo Ole Evinrude a inventare il fuoribordo applicando un’elica di legno a una motosega a motore. E il marchio ha sempre rappresentato l’eccellenze, fino agli ultimi modelli. Ma il mercato, evidentemente, non perdona chi esce dalla strada maestra.
A.F.
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