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Assoporti su D’Agostino: ora gli scali più sereni?

Zeno D’Agostino

ROMA – È durata poco, ma è bastato per capire che con le normative attuali legalità, operatività e anche buon senso troppo spesso collidono sui porti e non solo: ci riferiamo alla sentenza del TAR del Lazio che ha annullato la sospensione del presidente del sistema portuale di Trieste Zeno D’Agostino. Commenti? Meglio non girare il coltello nella piaga. Basti quello di Assoporti che ha ovviamente espresso la propria soddisfazione per l’annullamento degli effetti della determinazione di ANAC.

Come noto l’Associazione si era costituita con ricorso ad adiuvandum, elaborato dal professor avvocato Stefano Zunarelli, ribadendo la non applicabilità delle previsioni di inconferibilità al caso in esame. E proprio così si è espresso il collegio nel dispositivo della sentenza.

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“La sentenza del TAR Lazio”, ha sottolineato il professor Zunarelli, “contribuirà indubbiamente a rendere più sereni i soggetti sia italiani che soprattutto stranieri interessati a investire nei porti italiani, che sentono molto il bisogno di chiari punti di riferimento istituzionali”.

“Siamo soddisfatti che D’Agostino possa riprendere il suo ruolo e che sia stato fugato ogni dubbio sulla legittimità della nomina”, ha commentato il presidente di Assoporti, Daniele Rossi, “Non possiamo che ribadire quanto sia vitale per la portualità la continuità della gestione delle attività nei porti italiani, che necessitano di un presidio amministrativo operante nel pieno delle sue funzioni. Confidiamo questo sia un primo passo per ristabilire serenità in tutti i porti italiani, in un momento così difficile per l’economia del Paese.”

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TRIESTE – Grande ovviamente la soddisfazione nel porto triestino. In un documento dell’AdSP si sottolinea che “la sentenza ha accolto soprattutto il primo motivo di ricorso, quello cioè nel quale veniva affermata la non applicabilità del divieto di conferire incarichi quando l’Ente che nomina (nella specie il MIT) è diverso da quello (l’AdSP) che aveva nominato Zeno D’Agostino quale presidente senza poteri di società partecipata dall’Autorità (la concessionaria TTP). Il TAR ha escluso, smentendo l’ANAC, che la norma sull’inconferibilità possa essere applicata estensivamente, confermando così le tesi sostenute dagli avvocati dell’Autorità.

“Il TAR ha altresì rilevato – continua la nota – che, in ogni caso, non erano stati esercitati poteri gestori dal presidente D’Agostino in TTP, ciò rilevando anche ai fini di escludere l’altra lettura “estensiva” della norma sull’inconferibilità pretesa dall’ANAC e respinta senza esitazioni dal Giudice amministrativo.

“La sentenza rende giustizia in pochi giorni, della situazione molto delicata creatasi a seguito della decisione dell’ANAC, e rimette quindi Zeno D’Agostino nuovamente nella pienezza della carica e dei poteri, nell’interesse della portualità non solo giuliana. Come ha scritto il TAR, «il provvedimento con cui è stato conferito l’incarico di presidente dell’AdSP al dottor D’Agostino era senz’altro legittimo», con ciò respingendo anche possibili interpretazioni della norma volte ad allargare a qualsiasi ipotesi diversa dalla nomina le regole sulla cd. inconferibilità degli incarichi.

“Anche questo aspetto, in prospettiva, costituisce elemento idoneo e eliminare incertezze – conclude la nota – e garantire continuità all’azione amministrativa. L’Autorità può da subito quindi ricostituire l’assetto organizzativo precedente alla decisione dell’ANAC, con Zeno D’Agostino quale presidente e Mario Sommariva segretario generale, il quale, così, cessa dalla carica di commissario straordinario dell’Ente, cui era stato nominato dal ministro De Micheli poche ore dopo la decisione adesso annullata”.

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“Il TAR ha fornito un chiarimento atteso e opportuno, con una decisione che reintegra Zeno D’Agostino nel suo incarico e chiude una falla sconcertante che era stata aperta nella governance del porto di Trieste e nell’apparato normativo. Con maggiore tranquillità e con più forti motivazioni, ora spetta agli organi legislativi creare le condizioni affinché simili situazioni non si verifichino ancora, né a Trieste né altrove. Il Pd segue con determinazione la strada dell’emendamento ammesso in commissione Bilancio”. Lo afferma anche la deputata Debora Serracchiani (Pd), commentando la sentenza del TAR del Lazio, in base alla quale Zeno D’Agostino è stato reintegrato nell’incarico di presidente dell’Autorità portuale del Mare Adriatico Orientale, dopo il suo ricorso contro la sua destituzione da parte di ANAC.

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Pubblicato il
4 Luglio 2020
Ultima modifica
7 Luglio 2020 - ora: 12:56

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