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Mattana: il GNL a Napoli e nel futuro

Fabrizio Mattana

NAPOLI – Fabrizio Mattana, SVP Edison – Gas, Infrastrutture & Small Scale LNG è stato relatore alla Port&ShippingTech insieme a Raffaele Iollo consigliere del CdA e direttore logistica Q8 sul tema “Il GNL per Napoli”.

Dottor Mattana, alla Port&Shipping Tech avete presentato il progetto dell’atteso deposito costiero GNL di Napoli. A che punto siete?

Il deposito verrà realizzato nella Darsena Petroli, in joint venture con la Q8 che già da tempo è presente nell’area con la gestione di movimentazione di altri combustibili. Edison porta quindi la sua competenza nel GNL.

Il processo è avviato anche sul tavolo del MISE; relativamente ai tempi: dipendono dalle autorizzazioni e quindi da quelli di costruzione che stimiamo fra i 30 e i 36 mesi. Da parte istituzionale c’è l’impegno di velocizzare le pratiche autorizzative così come da parte nostra c’è quello di costruire il deposito non appena queste saranno pronte.

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Ad oggi in Italia dove siete presenti con i vostri progetti su GNL? E quali sono i vostri obiettivi nel paese?

Proprio nel panel Green Shipping Summit è stato ricordato che l’approvvigionamento di GNL nel paese avviene dall’estero. La nostra visione è quella di costruire un nuovo mercato, più italiano. Il primo deposito Edison nell’Italia continentale in ordine di tempo di realizzazione sarà a Ravenna, lo stiamo realizzando con il nostro Partner PIR, diverrà operativo da ottobre 2021 e sarà anche il nostro primo elemento che porta il GNL in Italia. Il secondo deposito sarà invece quello di Napoli. Il disegno prevede la costruzione di due depositi al Sud, ragione per cui stiamo valutando di realizzarne uno anche a Brindisi. Abbiamo inoltre il progetto di deposito già autorizzato ad Oristano che potrebbe essere ulteriormente sviluppato.

Da cosa dipende questo ulteriore sviluppo?

Oristano è il primo deposito per il quale abbiamo ottenuto le autorizzazioni. Con il recente Decreto Semplificazioni si è disegnato un nuovo modello di sviluppo del gas e del GNL in Sardegna; oggi c’è quindi una riflessione aperta su come tale modello impatti sul nostro progetto di deposito.

Siamo in una fase di studio per ottimizzare e valorizzare il nostro deposito nel mercato Sardegna, adeguandolo a questo nuovo disegno.

Qual è il futuro dell’utilizzo del GNL? Per quanto tempo ci aiuterà a ridurre le emissioni?

Si discute molto – come è giusto che sia dato che siamo in uno stadio di ricerca – di altre tecnologie alternative come quella elettrica e quella ad idrogeno. Dal mio punto di vista bisogna considerare che quando si investe in un rinnovo, che sia una sostituzione di una flotta navale o di un parco camion, quell’investimento deve coprire un ciclo di vita. Nel momento in cui ci sono le infrastrutture pronte, esiste la catena di approvvigionamento e la tecnologia è consolidata il ciclo di investimento viene coperto da questa tecnologia. La tecnologia elettrica in questa fase ha l’utilizzo limitato alla sola fermata delle navi in porto mentre il GNL consente la riduzione di emissioni sia in navigazione che in porto. Oggi la tecnologia del GNL c’è, è competitiva, completa e sicura. Dubito quindi che si possa passare prima di 30 anni ad un’altra tecnologia. In altre parole: non prima di un intero ciclo di investimento per chi ha una flotta.

Crediamo che il GNL rappresenti ad oggi la soluzione praticabile per andare verso la decarbonizzazione dei trasporti. Non solo nel settore navale, ma anche in quello stradale che ha un mercato fortemente in crescita nel quale le nuove stazioni sono in costante aumento così come gli investimenti dei costruttori di mezzi con questa tecnologia.

L’unico mattoncino mancante è proprio il deposito – o i depositi – in Italia; e noi sappiamo di avere tutte le carte in regola per poterli realizzare.

Cosa rappresenta questo deposito per Napoli?

La corrispondenza fra noi e Q8 nel realizzare il deposito qui a Napoli è perfetta e rappresenta un’opportunità di sistema per la città. In questo momento di criticità economica e di ricerca di investimenti in una traiettoria green avere aziende solide che propongono investimenti su questa catena e che creano un mercato italiano del GNL credo sia importante.

Cinzia Garofoli

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Pubblicato il
7 Ottobre 2020
Ultima modifica
9 Ottobre 2020 - ora: 13:21

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