E di nuovo Provinciali dixit

Massimo Provinciali
LIVORNO – Non avevamo dubbi che Massimo Provinciali, segretario generale dell’AdSP del Nord Tirreno, ci avrebbe dato la sua spiegazione all’ultima nota che avevamo fatto in coda al corsivo sulle “Piccole cose” di Palazzo Rosciano. Ecco infatti la sua puntuale e integrale nota.
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“Gentile direttore, intanto Le devo delle scuse: non mi ero accorto che Lei fosse diventato il portavoce di alcuni dipendenti dell’AdSP. Pensavo che quello fosse il ruolo delle RSA, ma evidentemente mi è sfuggito qualcosa.
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“Non è vero che “Provinciali non dixit”. Ho spiegato in una mail a tutti i dipendenti interessati, le procedure ed i princìpi della selezione per l’accesso al Quadro B di cui Lei scrive nella replica al mio intervento. In particolare, ci tengo a sottolineare che l’anzianità fa grado solo nella carriera militare. Siccome, come ho per l’appunto chiarito ai colleghi, la promozione non è un “premio alla carriera”, ma la verifica della possibilità di affidare ad un funzionario incarichi di maggiore complessità e responsabilità, la valutazione va fatta esclusivamente nel merito, criterio peraltro codificato nel nostro Regolamento per le assunzioni risalente al 2018 e mai da nessuno contestato.
“Concludo osservando con preoccupazione che alcuni dipendenti dell’AdSP sono talmente oberati di lavoro da non avere cinque minuti di tempo per venire a chiedere chiarimenti al segretario generale, che pure è in ufficio mediamente dieci ore al giorno e la cui porta è sempre aperta; e preferiscono ricorrere, certamente al di fuori dell’orario di lavoro, alla Sua intermediazione. Grato per la solita cortesia che vorrà usarmi nel pubblicare queste poche righe, La saluto cordialmente.
Massimo Provinciali
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Niente da eccepire, caro segretario generale, se non eccepiscono i diretti interessati. Che delle due l’una: o non capiscono, o non sono stati sufficientemente informati. Non farei una terza ipotesi: che non si sentirebbero sufficientemente tutelati all’interno per rendere il loro “mugugno” pubblico. Veda lei, con il suo riconosciuto intuito. Per quello che mi riguarda, visto che io mi occupo di cronaca e non di Storia, tengo sempre queste pagine a disposizione di tutti i lettori. Tanto da beccarmi qualche volta anche delle querele, peraltro o vinte o ritirate. È il mio mestiere caro Provinciali, e so che non si può sempre vincere. Però come diceva Nelson Mandela (mi si perdoni la presunzione di ricorrere a una sua citazione) “se non vinco, non perdo: imparo”.
Buon lavoro.
Antonio Fulvi
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