LIVORNO – Fateci caso: nel limbo dell’attesa per l’annunciata scadenza generale dei presidenti – solo in Liguria il ministro ha proposto alla Regione la riconferma – sono molte le AdSP che vantano, con più o meno soddisfazione, la chiusura del bilancio in attivo. Parecchie con attivi notevoli. Qualcuna – diciamolo, per onestà d’informazione – accompagnata da altrettanta soddisfazione per investimenti concreti.
La domanda sorge spontanea: vero che la legge 84/94 minaccia di commissariamento chi dovesse chiudere in passivo: ma questa stessa norma, in teoria virtuosa – altrimenti qualche megalomane o peggio avrebbe potuto lanciarsi in operazioni spericolate – non costringe a rinunciare ad importanti iniziative, oppure a tartassare i “clienti” del porto? Questi attivi non sono delle ingannevoli sirene che, come tentarono con Ulisse, cercano di portare fuori rotta al disastro la sua nave?
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