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Sommariva Vs Di Sarcina a La Spezia?

Francesco Di Sarcina

LA SPEZIA – Il dado non è tratto: e c’è spazio per tutte le ipotesi, comprese le fake news. Chi sarà il nuovo presidente dell’AdSP di La Spezia & Carrara, prima authority ad aver visto andarsene il precedente, la brava Roncallo, cooptata nell’Agenzia nazionale del controllo Trasporti (ART) dal ministro?

Secondo fonti giornalistiche genovesi, il ministro De Micheli e il governatore della Liguria Totti avrebbero concordato di lasciare Signorini alla guida di Genova & C e di nominare Mario Sommariva alla presidenza di La Spezia & C, ignorando la vera e propria sollevazione del territorio (Carrara compresa) a favore di Francesco Di Sarcina. In sostanza, dall’associazione degli industriali alle associazioni di categoria portuale fino agli stessi sindaci, tutti voglio Di Sarcina: perché è bravo, e perché rappresenta la contiunità con quanto fatto insieme a Carla Roncallo. La quale, andandosene, aveva raccomandato che proprio Di Sarcina – ad oggi commissario provvisorio – potesse diventare presidente. Pare che i giochi siano in corso d’opera e si aspetti solo (se non fosse arrivato nel frattempo) l’ok dell’altro presidente di Regione coinvolto, Giani per la Toscana (Carrara impone).

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Nel pronunciamento generale a favore di Di Sarcina non ci sono giudizi negativi su Mario Sommariva, che anzi è considerato uno dei più competenti e preparati sia sul piano normativo che operativo (giudizio che condivide, anche a livello nazionale, con Massimo Provinciali di Livorno, ex direttore generale nel MIT). Il problema è che per il territorio la continuità di azione con Carla Roncallo sarebbe maggiormente assicurata da Di Sarcina, suo strettissimo e valido collaboratore. Come volevasi dimostrare, c’è il timore che valutazioni politiche ed opportunistiche prevarichino quelle operative. E l’AdSP di La Spezia e Carrara non vuole interruzioni di programmi e progetti.

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“Siamo convinti di non dire nulla di strumentale – scrive in una nota l’associazione industriali spezzina aderente a Confindustria – se riaffermiamo convintamente che il sistema portuale del mar ligure orientale, come quello del mar ligure occidentale hanno bisogno di avere continuità e certezza per dare attuazione alle opere infrastrutturali necessarie e strategiche per mantenere la crescita e concorrere allo sviluppo della portualità italiana.

Alla luce di questa riflessione appare dunque, incomprensibile apprendere dalla stampa che nelle fasi dei rinnovi di vertici delle AdSP, si riconduce spesso la discussione a questioni nominali senza tenere conto, nell’interesse dell’economia del Paese, che quando si ottengono risultati concreti è opportuno sostenere il corso positivo avviato per non perdere posizioni e quote di mercato acquisite con tanta fatica.

“Chi ha strutturato programmi condivisi dovrebbe portarli a termine.

Il sistema dei porti liguri e Nord Toscana (Savona Genova La Spezia e Carrara) sono trainanti per i traffici merce e crocieristici del Paese, è da questi porti che si attivano filiere logistiche che concorrono significativamente a sostenere il PIL dell’economia del Paese.

“I tempi rapidi nelle progettazioni e la velocità delle realizzazioni sono i punti chiavi per non restare indietro nella crescita della portualità e della logistica mondiale, e i sistemi liguri possiamo affermare con orgoglio sono saldi su questo percorso.

Per queste ragioni siamo convinti che la ministra d’intesa con le istituzioni e i territori, come ha già fatto in altre occasioni, consideri prioritario come prima questione, assicurarsi la continuità nella crescita e nell’efficienza degli scali portuali, seguendo la logica di insieme e di pari opportunità per il sistema dei porti liguri.

“I sistemi portuali soprattutto in questa fase storica ed economica hanno bisogno di continuità, l’intero sistema Paese non può permettersi di perdere tempo!”.

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Pubblicato il
18 Novembre 2020

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