L’inattesa visita ai portuali

Enrico Luciani
CIVITAVECCHIA – “Un visita inaspettata che ci ha riempito di orgoglio”. Questo il messaggio del presidente della Compagnia Portuale locale Enrico Luciani dopo la visita del neo-presidente dell’AdSP Pino Musolino. “Ci sono gesti a volte – continua Luciani – che sono pregni di significato, facendo comprendere l’uomo che si ha di fronte”.
Infatti – riferisce ancora Luciani – il nuovo presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, dottor Pino Musolino, si è presentato, a sorpresa, nella nostra sede sociale mentre era riunito tutto il C.d.A.
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“Non era mai accaduto che un presidente, appena insediato, venisse nella “casa” della Compagnia Portuale Civitavecchia, nella struttura che rappresenta e simboleggia, per antonomasia, il lavoro, non solo portuale. A maggior ragione che, negli ultimi quattro anni, nessuno dei vertici di governance dell’AdSP si era mai degnato di venirci a fare visita. Un gesto, quello del presidente Musolino appunto, che è carico di valore: il riconoscimento della fondamentale importanza del lavoro portuale.
“Durante l’incontro abbiamo avuto la sensazione di interloquire – continua ancora Luciani – con un uomo e manager di Stato pragmatico, decisionista (finalmente) e, cosa per noi fondamentale, con il “dna portuale”. Abbiamo infatti ragionato delle grandi sfide che ci attendono come cluster portuale e, soprattutto, come far risorgere e sviluppare le potenzialità ancora inespresse della nostro sistema logistico-portuale.
La visita si è poi protratta con il racconto di vari aneddoti di vita portuale civitavecchiese e veneziana, tra risate e ricordi commossi di grandi uomini che ci hanno purtroppo lasciato.
“Ci siamo infine congedati, facendogli la promessa che gli uomini della Compagnia Portuale Civitavecchia saranno in prima linea, come da sempre in 123 anni, per lo sviluppo e la difesa del lavoro del nostro Porto. “Consapevoli, al contempo, che ci potranno essere momenti di contrapposizione in cui non la penseremo allo stesso modo ma, siamo convinti, che saranno angolature differenti dello stesso progetto di ripristino e salvaguardia dell’equilibrio socio-economico dello scalo marittimo.
“Siamo nell’anno zero della portualità laziale – ha concluso il presidente dei portuali – ora come politica, Istituzioni, sindacati, imprese e lavoratori dobbiamo essere uniti nell’interesse generale, per ricostruire dalle macerie lasciate dalla pandemia Covid-19 e per risolvere i tanti problemi strutturali mai definiti in questi ultimi anni. Buon lavoro presidente!”.
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