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Mediceo, che brutta immagine

Gentile direttore, le allego a queste poche righe via mail la foto che solo parzialmente illustra come si presenta quell’area del porto mediceo di Livorno dove spesso approdavano le navi da crociera. E dove oggi permane – ormai da mesi – una delle già grandi della Carnival, in domicilio coatto causa pandemia con parte dell’equipaggio.

Essendo un pescatore di canna, e non più giovanissimo, frequento da anni il Mediceo, specie sulla parte esterna, dalla ex banchina 75 alle scogliere che proteggono il moletto dell’Assonautica. Un tempo, dove oggi ci sono erbacce e anche una carcassa di automobile a metà cannibalizzato, c’erano i capannoni dei cantieri Orlando e prima ancora un zona militare. Tutto sparito, ma almeno sul piano dell’immagine non è stato un guadagno. Ora si parla di un porto turistico, e ben venga, ma ci vorrà del tempo. E tutto questo brutto biglietto da visita, specialmente se riprenderanno – come tutti speriamo – le crociere?

Roberto Chiesa

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Con i tempi lunghi ormai tradizionali per realizzare tutte le infrastrutture italiane, ha ragione il lettore: non dovremmo attendere che sia realizzato il “marina”. Sul quale ci sono anche parecchie incertezze relative all’estensione proprio nelle aree della foto: di competenza, si dice, in parte dell’AdSP, in parte del Comune, forse in parte anche dell’ex cantiere Orlando, oggi cantiere Benetti. Lasciare in questo stato di sporcizia e di abbandono questo pezzo di porto – anche oggi frequentato da molti livornesi, ma anche dalla nautica, dai passeggeri, dai servizi – non è certo il migliore dei biglietti da visita. E non crediamo ci vorrebbe molto almeno per una pulizia, la rimozione di relitti d’auto ed altre macerie e una decorosa pavimentazione. Purtroppo la stessa darsena presenta ancora sulla ex 75 due grandi gru mai utilizzate ed oggi da rottamare, e in acqua alcuni pontoni anch’essi residui di chissà quali falliti progetti, insieme (da qualche tempo) anche alla storica Gregoretti, che a quanto fare non ha pace. Di chi dunque le responsabilità?

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Pubblicato il
9 Gennaio 2021

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