Per l’Area Marina Meloria il via alle autorizzazioni
PISA – Riprende la procedura per richiedere i permessi di accesso all’Area Marina Protetta Secche della Meloria. L’Ente Parco di Migliarino/San Rossore che ha in gestione l’area ha comunicato che sono disponibili online sul sito internet, all’indirizzo http://bit.ly/AMPMeloriamoduli, i modelli per le richieste di autorizzazione per l’anno 2021, insieme alle guide alla compilazione. I moduli scaricabili possono essere compilati direttamente sul file e inviati agli indirizzi e-mail o pec dell’Ente Parco, senza bisogno di stampare niente: una digitalizzazione con cui l’Ente conta di abbreviare i tempi di istruttoria, che adesso corrispondono alla metà del massimo previsto per legge. Chi non ha la possibilità di usare il nuovo metodo può richiedere le autorizzazioni in maniera tradizionale.
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L’Area Marina Protetta delle Secche delle Meloria – continua la nota dell’Ente – cuore del Santuario dei Cetacei, conta 9mila ettari divisi in zone a diverso grado di protezione e conseguente accessibilità. Lo schema riassuntivo è visibile al link: http://bit.ly/AMPMeloriaregole. Come noto, alcuni anni fa il Ministero dell’Ambiente ne ha affidato all’Ente Parco la gestione – scrive l’Ente – chiedendo di regolamentarne l’accesso per la salvaguardia della flora marina, delle specie ittiche come i delfini e della qualità delle acque già messa a dura prova dai rifiuti che arrivano dai fiumi. Negli ultimi anni “sono aumentate anche le attività di promozione, come concorsi per le scuole e giornate di pulizia dei fondali e l’Ente ha inoltre trasferito al Comune di Livorno alcune risorse finanziare per contribuire all’istituzione di un centro visite allo Scoglio della Regina che proporrà visite guidate ed escursioni ambientali anche a chi non possiede un’imbarcazione”.
Da rilevare però che anche questa iniziativa, probabilmente per i riflessi della pandemia, ad oggi è rimasta a metà del guado, come altre iniziative che sviluppate nel passato anche con la collaborazione dell’associazione ambientalista Marevivo e dei suoi volontari con l’appoggio fattivo della Provincia del presidente Frontera – ne abbiamo riferito nel numero scorso del nostro giornale – sono state annullate nel corso degli anni.
“Nel 2020 le autorizzazioni – conclude la nota dell’Ente Parco – rilasciate per pesca sportiva e professionale, immersioni, ricerca scientifica, navigazione, sono state 1899, con 167 domande negate o archiviate per mancanza di documentazione o mancanza di requisiti ambientali dei motori. Oltre il 90% delle domande viene dai residenti nell’area del Parco, soprattutto Livorno e Pisa”.
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