Sdoganamenti e le eccellenze Livorno
Da Maurizio Macera, spedizioniere doganale livornese della Macera & Maltinti riceviamo:
Raccogliendo l’invito a far pervenire info e notizie anche come Associazione Spedizionieri Doganali, segnalo una nuova facilitazione doganale per le navi e vorrei cogliere anche occasione per esporre a breve altre informazioni.
Dal 26 gennaio, con nota prot. 2985 della Dogana di Livorno è stata attivata ed autorizzata a Livorno la procedura dello sdoganamento in mare estesa alle navi che trasportano merci alla rinfusa. Bel traguardo per ottimizzare la funzionalità del porto e facilitare l’attività degli operatori, anche se stiamo lavorando per completare l’analoga attivazione per il settore Automotive. E dato che Livorno è punto di arrivi per prodotti petroliferi e gas, ci stiamo adoperando, in collaborazione con Ufficio delle Dogane di Livorno e Direzione interregionale ADM Firenze, per cercare di implementare facilitazioni analoghe anche per questi importantissimi segmenti di mercato che Livorno non può e non deve permettersi di trascurare.
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L’Associazione Spedizionieri Doganali, naturalmente insieme ad Asamar, AdSP, Dogana e Capitaneria, come fanno alla minima occasione gli altri porti, vorrebbe approfittare di questa buona notizia per dare risalto (e almeno provare a “lucidare” un poco) l’immagine del porto, continuamente tartassata da notizie esclusivamente negative.
A breve un collega potrebbe avere già un primo caso di applicazione: e potrebbe essere occasione e spunto anche dando spazio agli Enti pubblici.
Inoltre pochi giorni or sono abbiamo visto le info di un grande (issimo) porto Nordeuropeo belga che dava notizia dell’inizio della sperimentazione, attraverso il suo PCS, di una procedura per l’uscita dal porto delle merci, similare al ns. “DVRC” che, tramite TPCS, gli operatori del porto di Livorno utilizzano – gratuitamente – dal 2014, ma che è passato sotto silenzio.
Altro caso, è dal 2010 che le procedure per l’imbarco delle merci e la consegna dei documenti sono state totalmente telematizzate tramite la collaborazione tra Spedizionieri Doganali, Terminal, Agenzie Marittime Dogana G.DiF. e naturalmente AdSP che ha investito e costituito il sistema telematico portuale poi denominato TPCS, senza carta e senza movimento di operatori. Naturalmente questo sistema, beneficiando delle nuove tecnologie, sta di giorno in giorno evolvendosi e offre sempre maggiori servizi alle navi ed agli operatori: però non si hanno i corrispondenti riscontri positivi dell’immagine portuale, purtroppo, legata sempre a beghe e querelle legali.
Per contro, e qui noi operatori dobbiamo imparare a promuovere le eccellenze senza timori, la promozione della sperimentazione del porto del Nord EU è arrivata tramite l’Ambasciata Belga! Ma non è finita: per gli operatori anche la sperimentazione è a fior di pagamento!!! (credo C1.5 x TEUs + una rilevante quota annua fissa + circa C450 anno per postazione da abilitare, la comunicazione è stata diffusa ed è rintracciabile).
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Caro Macera, la sua nota ci fa particolarmente piacere, perché – come sottolinea lei – a Livorno siamo specialisti nel darci la zappa sui piedi, amplificando le nostre pecche (che ci sono) e sminuendo i nostri successi. Le procedure doganali cui lei accenna sono, in effetti, uno dei punti forti per il lavoro vostro ma non solo. E per quanto sia stato più d’una volta scritto ed inserito su queste colonne, la percezione del cluster non è ancora adeguata. Come non è riconosciuto appieno quanto fatto dalla vostra categoria, dall’AdSP e dalla stessa Agenzia della Dogana.
Ci scriva ancora: l’ospiteremo più che volentieri, perché renderemo insieme un servizio non solo a voi e al nostro porto, ma a tutti coloro che in campo nazionale seguono queste tematiche.
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