Partenariato: consultiva e colpi di coda

LIVORNO – Mancano dieci giorni, ora più od ora meno, per il cambio della guardia ai vertici dell’AdSP labronica: esce Stefano Corsini alla presidenza, subentra Luciano Guerrieri. Per la segreteria generale ancora oggi ci sarebbero almeno tre nomi in lista, per subentrare a Massimo Provinciali che torna al ministero MIT (settore ferrovie): Busdraghi, Galliani, Paroli, rigidamente in ordine alfabetico. Poiché Luciano Guerrieri mantiene sull’importante dettaglio un (apprezzabile) riserbo, le indiscrezioni hanno libera corsa. E non è detto che non possa arrivare un outsider.

Prima di lasciare il timone, Corsini e Provinciali hanno comunque avviato una serie di provvedimenti, rimbalzati nei giorni scorsi sia nell’organismo di partenariato che in commissione consultiva. Pare che sia stato sanato l’assurdo di una tariffa dei rifiuti che era parificata tra Livorno e Piombino, riconoscendo a quest’ultimo porto un costo ridotto quasi del 50% vista l’entità anch’essa molto ridotta del traffico delle navi. Una recente delibera che imponeva tariffe uguali verrebbe dunque annullata o modificata, in vista di un bando da fare a giugno con il riconoscimento dello “sconto” già dal passato 1 gennaio.

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Assai meno condiviso, in consultiva, un altro provvedimento proposto dall’AdSP, quello di modificare la parte del regolamento della stessa commissione eliminando la votazione e chiedendo ai singoli rappresentanti tempi più stretti – solo tre giorni, a quanto riferito – per dare risposte sui temi proposti. Secondo l’AdSP la commissione funzionerebbe in questo modo più rapidamente. Proposta bocciata perché è stato ricordato che in commissione i singoli sono in rappresentanza delle categorie: ed hanno quindi bisogno di tempo per riferire e consultare le categorie stesse. Dunque, velocizzare non si può. In quanto al regolamento esistente, perché modificarlo – ci si è chiesti – quando la gestione Corsini-Provinciali è agli sgoccioli? Ultimo colpo di coda contro chi ha salutato in chiave positiva il cambio della guardia o cosa altro?

E che dire dei concorsi per una nuova infornata, che erano stati sospesi per Covid e sono stati invece di fatto riaperti – malgrado ci dicano siano stati presentati alcuni ricorsi – con una commissione presieduta dal segretario generale di La Spezia Di Sarcina? Non sarebbe stato più opportuno – sottolineano in molti, specie all’interno di palazzo Rosciano e dipendenze – lasciare in mano la cosa agli ormai prossimi nuovi vertici dell’AdSP?

Antonio Fulvi

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