Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Nautica e segnali positivi a Livorno

Dal lettore dottor Vale Chiesa riceviamo una nota che riassumiamo per motivi di spazio:

Sono positivi i segnali che giungono dal settore della nautica di Livorno. L’ho letto nel comunicato online in diretta streaming, sul patto per la Formazione lanciato dal Comune e che ha visto la partecipazione di istituzioni, associazioni di categoria e mondo imprenditoriale.

Riporto alcune frasi. “Se escludiamo il comparto delle barche di piccola dimensione – ha detto l’assessore al Lavoro e alla Formazione del Comune di Livorno, Gianfranco Simoncini – il settore della nautica ha ripreso a tirare nonostante la pandemia in atto. Una buona notizia sul fronte economico che va ad aggiungersi ad un’altra altrettanto buona e cioè che in questo settore ci sono possibilità occupazionali notevoli. È importante essere in grado di cogliere queste opportunità, di predisporre, in tempi brevi, strumenti che vadano in questa direzione, e far sì che abbiano ricadute sul territorio. Le risorse pubbliche per sostenere progetti formativi non mancano”.

[hidepost]

Con il contributo di Pietro Angelini direttore di Navigo è stata scattata una fotografia della nautica livornese con le opportunità di lavoro che questa filiera offre, sia quelle connesse alla costruzione sia quelle collegate alla manutenzione e alla gestione degli yacht.

L’importanza di formare personale specializzato – leggo ancora nella nota del Comune – tenendo conto dei cambiamenti in atto nel settore, è stato sottolineato da tutti i partecipanti. Illustrati anche, con il contributo di Paolo Nanni di Provincia di Livorno Sviluppo e di Claudio Capuano dell’Autorità di Sistema Portuale Mar Tirreno Settentrionale, gli strumenti per la formazione, sia quelli già predisposti che quelli previsti per il prossimo futuro.

Tutto ciò premesso – conclude il dottor Chiesa – sembra non esserci resi conto che la piccola nautica, quella da famiglia e da 3 miglia sottocosta, in realtà è congelata sia dal Covid che dalla crisi economica. Che ne pensate?

*

Caro dottore, l’assessore Simoncini ha detto il vero, ma solo con un accenno (almeno nel comunicato): “se escludiamo le barche di piccola dimensione”: cioè la quasi totalità della nautica livornese, e più in generale italiana, basta dare un’occhiata ai nostri Fossi livornesi, dove migliaia di barchette dormono ormai da più d’un anno un sonno che assomiglia a un’agonia. È vero che sul piano del lavoro e dell’occupazione la grande e grandissima nautica tira – per allestire un 60 metri di Benetti occorre il lavoro di centinaia di specialisti – ma sul piano sociale la piccola e piccolissima nautica, quasi sempre fuoribordo, è in durissima crisi. E non solo a Livorno e Piombino, ma ovunque, con poche eccezioni quando per una barca o un gommone si comincia a spendere più di centomila euro. Ma quanti se lo possono permettere? E comunque anche le piccole barche danno lavoro. Aiutare il comparto fa meno notizia ma sarebbe un grande sostegno a tante famiglie.

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Marzo 2021

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora