Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Save the sea Recycle cooking oil

Carmen di Penta

ROMA – Save the sea Recycle cooking oil è una campagna di sensibilizzazione di raccolta dell’olio alimentare esausto rivolta ai diportisti dei porti turistici e commerciali peninsulari e insulari sulla corretta gestione dell’olio da cucina.

Un litro di olio è responsabile dell’inquinamento di circa 1.000 mq di acqua, forma una sottile pellicola impermeabile che impedisce l’ossigenazione e compromette l’esistenza della flora e della fauna marine.

La campagna è promossa da Marevivo, l’associazione che da 36 anni si occupa, su tutto il territorio nazionale, della salvaguardia del mare e delle sue preziose risorse, e RenOils, il Consorzio senza scopo di lucro costituito nel 2016 (ai sensi del d.lgs 152/2006) e operativo dal 2018. Ad oggi conta oltre 250 tra operatori e associazioni di categoria consorziati e si occupa di aumentare e rendere più efficiente la raccolta degli oli e grassi vegetali ed animali alimentari esausti in Italia e garantirne la corretta gestione, salvaguardando l’ambiente. Complessivamente, da inizio attività, RenOils ha gestito circa 90.000 tonnellate di oli esausti avviati a recupero.

[hidepost]

Tra i partner dell’iniziativa ASSONAT-Associazione Nazionale Approdi e Porti Turistici, Lega Navale e Guardia Costiera.

Save the sea Recycle cooking oil ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica ed è stato richiesto anche quello del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili.

La campagna partirà a metà maggio e avrà durata pluriennale. Per essere sempre aggiornati basta mettere un like alla pagina Facebook dedicata:www.facebook.com/CampagnaSavethesea.

“Abbiamo fortemente voluto questo progetto – spiega il presidente di RenOils, Ennio Fano – per due aspetti fondamentali: quello ambientale perché l’olio alimentare esausto è riciclabile al 100% per la produzione di biodiesel, l’utilizzo in impianti di cogenerazione, la produzione di bio-lubrificanti; quello educativo perché ci permette di informare quante più persone sulla capacità dell’olio esausto di inquinare e sulla corretta gestione del rifiuto. La vera sfida per noi è proprio sensibilizzare le famiglie. La raccolta domestica, rispetto alla ristorazione e all’industria alimentare, è infatti quella che incide di più in termini di quantità di rifiuto e nello stesso tempo la più difficile da intercettare. Ringrazio Marevivo per aver scommesso con noi e creduto in questa campagna così come gli altri partner che hanno deciso di appoggiarci”.

“Questo progetto – dichiara Carmen di Penta, direttore generale di Marevivo – ci segnala nuovamente quanto sia importante il gioco di squadra nella gestione dei rifiuti e, di conseguenza, nella salvaguardia del mare. Tutti possiamo e dobbiamo fare la nostra parte; i cittadini devono separare quanto più possibile i propri residui e disporne in maniera appropriata, mentre i consorzi come RenOils e le pubbliche istituzioni devono mettere a disposizione sistemi di raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti. Solo così riusciremo a convertire i rifiuti in risorse, invertendo la corrente e salvando il mare, un bene necessario anche per la nostra sopravvivenza” – conclude Carmen di Penta.

[/hidepost]

Pubblicato il
13 Marzo 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio