Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dragaggi ed ecosistema nei porti di Gioia Tauro

Nella foto: Un momento dell’audizione.

ROMA – Si è tenuta a Palazzo San Macuto l’audizione del commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli – insieme al suo segretario generale Pietro Preziosi – di fronte la commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate.

Agostinelli è stato invitato a relazionare in merito alle attività di dragaggio nei porti di propria competenza e sull’eventuale abbandono di relitti navali nelle aree portuali connesse. Nello specifico, il commissario dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, che ha la giurisdizione nei porti di Gioia Tauro, Crotone, Corigliano Calabro e Palmi, ha illustrato le attività di dragaggio, e dei relativi sedimenti dragati, dal 2015 ad oggi nello scalo di Gioia Tauro. Nel contempo ha presentato la programmazione delle medesime attività previste nel triennio 2021-2023 con il relativo piano di caratterizzazione ed, infine, si è soffermato sulla presenza di eventuali relitti affondati, emersi o semi/emersi, negli specchi acquei portuali.

[hidepost]

In particolare, Agostinelli ha relazionato in merito alle operazioni di dragaggio effettuate nel porto di Gioia Tauro, le cui aree portuali non sono poste in siti di bonifica di interesse nazionale per cui i materiali dragati, rientranti tra quelli classificati in area A, vengono utilizzati per attività di ripascimento.

Agostinelli ha evidenziato come, attraverso una gestione integrata della sabbie dragate con l’uso ecosostenibile delle stesse, si ha la possibilità di procedere alla ricostruzione della fascia di spiaggia limitrofa costiera al porto canale. Si tratta di un’attività che punta a preservare l’ecosistema costiero del porto, riducendone il relativo impatto ambientale dovuto al dragaggio.

Dai risultati della relativa analisi batimetrica si è constatato che le dune marine lungo il canale vengono create principalmente dall’azione dinamica delle eliche delle navi durante le manovre di partenza ed attracco alle banchine portuali, che spostano masse di sabbia da un punto all’altro del bacino.

Nel contempo, Agostinelli ha spiegato che i dragaggi vengono effettuati quando si realizzano interventi infrastrutturali che prevedono il relativo approfondimento dei fondali. Ne è conseguito che, dal 2015 ad oggi, sono stati eseguiti complessivamente tre dragaggi a seguito della realizzazione di diversi interventi: per l’adeguamento strutturale delle banchine e realizzazione della terza via di corsa del tratto D sono stati dragati 139 mila metri cubi di materiale sabbioso; mentre per i lavori di adeguamento del tratto di banchina nord esistente ai nuovi tratti di banchina sono stati dragati 30 mila metri cubi. Infine, per i lavori di regolarizzazione dei fondali del bacino di evoluzione sud e del canale portuale il dragaggio ha interessato 503 mila metri cubi di materiale.

Con lo sguardo alla programmazione relativa al triennio 2021-2023, l’Ente ha previsto il dragaggio del lato Nord del canale portuale, in seguito ai lavori di realizzazione della relativa banchina di ponente.

Nella stessa programmazione è prevista, altresì, la caratterizzazione dei fondali del porto di Crotone, che si trova in area di interesse nazionale.

Infine, in merito alla richiesta relativa alla presenza di relitti affondati, emersi o semi emersi negli specchi di acqua dei porti di propria giurisdizione, solo nel porto di Crotone è presente un relitto emerso e riconducibile all’uso clandestino da parte di migranti per l’attraversamento del Mediterraneo.

[/hidepost]

Pubblicato il
17 Marzo 2021

Potrebbe interessarti

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora