Marevivo presenta l’opzione idrogeno

Nella foto: Un autobus a idrogeno a Bolzano.
ROMA – Con una serie di filmati sulla maturazione dei nuovi carburanti per il prossimo futuro, l’associazione ambientalista Marevivo ha affrontato uno dei temi più importanti della riduzione delle emissioni dannose in atmosfera.
Il più recente filmato riguarda l’idrogeno verde con una lezione del professor Angelo Consoli, che ha illustrato i processi di utilizzazione dello stesso, ricavato dall’acqua, con un processo totalmente “gas free”. Quali sono le tecnologie? La scissione della molecola dell’acqua, gli accumulatori a idruri e l’utilizzo. Consoli ha anche spiegato che l’accusa più pesante sull’utilizzo dell’idrogeno è che il processo di ricavarlo dall’acqua è “energivoro”, nel senso che ha una perdita del 35/40%: ma le perdite nella produzione dei combustibili fossili (petrolio, gas etc) sono nettamente superiori, tali da rendere economico anche l’idrogeno. Per di più l’idrogeno a differenza dell’eolico e del solare non è legato a fattori esterni (vento che può non esserci, la mancanza di sole notturna, etc) ma è del tutto indipendente dal meteo. Ci sono ancora, ovviamente, problemi sia di produzione sia di costi: ma è indubbio, ha detto Consoli, che l’idrogeno sarà uno dei carburanti più interessanti del prossimo futuro. La stessa opinione che ha espresso di recente anche il capo assoluto di Toyota – oggi il primo produttore al mondo di auto elettriche o hybrid – il quale ritiene queste ultime soluzioni solo “di passaggio” verso la motorizzazione a idrogeno.
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E in questa direzione si stanno muovendo anche importanti produttori di TIR con sperimentazioni che stanno entrando nel mondo delle consegne urbane. Insomma, un tema da tener d’occhio già oggi nel mondo della logistica più avanzata.
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