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ZIM ha chiuso il 2020 con performance eccezionali

Eli Glickman

HAIFA – A poca distanza dall’ingresso della società nel listino della Borsa Valori di New York, avvenuto lo scorso gennaio, la compagnia di navigazione containerizzata israeliana ZIM non ha davvero deluso le aspettative dei propri attuali e futuri azionisti presentando oggi risultati finanziari record per l’esercizio annuale 2020. Performance che relativamente al solo quarto trimestre non è affatto inappropriato definire stellari, ottenute grazie ad un eccezionale rialzo del +49,3% del valore dei noli oltre che all’incremento del +14,4% dei volumi containerizzati trasportati dalla flotta della compagnia.

Nell’ultimo trimestre del 2020 i ricavi della ZIM sono aumentati del +64,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente essendo ammontati a 1,36 miliardi di dollari, di cui 1,21 miliardi (+71,0%) generati dalle attività di trasporto marittimo containerizzato. Se i ricavi prodotti dai servizi marittimi containerizzati operati sulle rotte transatlantiche hanno registrato un lieve incremento del +3,4% attestandosi a 148,7 milioni di dollari, il volume d’affari generato dall’attività della flotta impiegata negli altri mercati ha segnato invece crescite assai rilevanti. In particolare, i ricavi generati dai servizi transpacifici hanno totalizzato 667,4 milioni di dollari (+93,8%), quelli generati dai servizi intra-asiatici 202,5 milioni di dollari (+132,4%), i ricavi prodotti dai servizi Asia-Europa 121,4 milioni di dollari (+53,0%) e quelli generati dai servizi per l’America Latina 72,7 milioni di dollari (+33,2%).

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Nel quarto trimestre dello scorso anno l’aumento dei costi operativi è risultato invece molto più contenuto essendo le spese risultate pari a 796,1 milioni di dollari (+16,1%). L’EBITDA rettificato è stato di 531,3 milioni di dollari (+363,2%), l’utile operativo di 439,5 milioni di dollari (+885,4%) e l’utile netto di 366,4 milioni di dollari (+30.432,4%).

Nell’ultimo periodo trimestrale del 2020 la flotta della ZIM ha trasportato volumi di carichi containerizzati pari a 799mila TEUs rispetto a 698mila TEUs nel corrispondente periodo del 2019 e il nolo medio per contenitore trasportato è risultato di 1.518 dollari/TEUs rispetto a 1.017 dollari/TEUs nel periodo ottobre-dicembre del 2019.

Nell’intero 2020 la flotta della compagnia israeliana ha trasportato complessivamente 2,84 milioni di TEUs, con una crescita del +0,7% sull’anno precedente, di cui 1,13 milioni di TEUs sulle rotte transpacifiche (+10,7%), 607mila TEUs sulle rotte intra-asiatiche (-9,5%), 593mila TEUs su quelle transatlantiche (+0,5%), 343mila TEUs sulle rotte Asia-Europa (-3,7%) e 172mila TEUs su quelle con l’America Latina (-8,0%).

Lo scorso anno i ricavi della compagnia sono ammontati a 3,99 miliardi di dollari (+21,0%), di cui 3,49 miliardi generati dai servizi di trasporto containerizzato (+22,6%), inclusi 1,86 miliardi prodotti dai servizi marittimi transpacifici (+36,2%), 577,4 milioni dai servizi transatlantici (+1,1%), 453,1 milioni dai servizi intra-asiatici (+21,5%), 392,7 milioni dai servizi Asia-Europa (+19,6%) e 208,4 milioni di dollari dai servizi con l’America Latina (-0,3%).

Nel 2020 i costi operativi sono ammontati a 2,83 miliardi di dollari (+0,9%). L’EBITDA rettificato relativo all’intero esercizio è stato pari a 1,04 miliardi dollari (+160,0%), l’utile operativo a 722,0 milioni di dollari (+371,8%) e l’utile netto a 524,2 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di -13,0 milioni di dollari nell’esercizio annuale 2019.

Commentando i risultati del 2020, il presidente e amministratore delegato della ZIM, Eli Glickman, ha evidenziato che la compagnia, nel corso della crisi dovuta alla pandemia globale, ha generato il più elevato utile netto mai ottenuto nei 75 anni di storia dell’azienda.

Glickman ha concluso annunciando che per il 2021 la ZIM prevede di proseguire lungo questo positivo trend ottenendo una significativa crescita dell’EBITDA e dell’EBIT rettificati.

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Pubblicato il
27 Marzo 2021

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