ROMA – L’Amazzonia non è più il polmone verde della Terra. Di più: fa l’esatto contrario, contribuisce al riscaldamento globale. La foresta pluviale più estesa al mondo è diventata un ‘contributore netto’ di gas serra, cioè produce più emissioni di quante ne riesca ad assorbire. Un ribaltamento che è provocato in gran parte dall’uomo.
Molti studi negli ultimi anni si sono concentrati sulle performance dell’Amazzonia, sulla sua capacità di carbon sinking cioè di sequestrare carbonio dall’atmosfera per lunghi periodi di tempo. I cambiamenti climatici stessi, insieme alla deforestazione, incidono in modo negativo.
Una ricerca appena pubblicata su Frontiers in Forest and Global Change fa un passo in avanti. Gli autori hanno prodotto il primo studio davvero completo sull’argomento. A differenza dei tentativi precedenti, infatti, non solo copre tutta l’Amazzonia ma, soprattutto, allarga lo sguardo al di là della sola anidride carbonica.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.