Palazzo Chigi e la fattoria di Orwell
ROMA – Per favore, non ci accusate di cavalcare il populismo, la demagogia, la caccia alle streghe. Però la notizia, – dissimulata nei titoli piccini piccini nelle pagine interne di qualche quotidiano – che i dirigenti di Palazzo Chigi hanno ottenuto il rinnovo del contratto di lavoro con arretrati che variano da 7 a 10 mila euro cash, qualche amarezza può suscitarla. Sono lavoratori, il contratto era fermo da qualche anno: ma evidentemente ci sono, come nella fattoria degli animali di Orwell, lavoratori più.. uguali degli altri: perché mentre i dirigenti portano a casa il loro malloppo, i dipendenti di grado inferiore non ci sono riusciti, e la loro trattativa va alle lunghe.
Siamo in tempi di sopravvivenza per molte categorie di lavoratori: e persino il Papa ha tagliato gli stipendi ai cardinali, che sono sotto l’aspetto retributivo alla stessa stregua dei privilegiati super-dirigenti della presidenza del Consiglio dei Ministri. Di qua si taglia, per la gente comune si programmano (e in molti casi il programma rimane lì) poche migliaia di euro, tanta gente è alla fame e invece c’è chi per l’arretrato di due anni del contratto si porta a casa 10 mila euro più l’aumento mensile da 125/160 euro. Beati loro, d’accordo: e l’invidia è uno dei sette peccati capitali, d’accordo. Ma qualche moccolo ce lo lasciate schiacciare, alla luce di un Paese dove i privilegi economici pagati con il danaro pubblico feriscono tanta gente davvero messa male non per proprie colpe?
Antonio Fulvi