Confitarma: l’Italia in “sea-blindness”

Luca Sisto
ROMA – Le relazioni internazionali viaggiano per mare: “Il nostro Paese è afflitto da sea-blindness”. È stata questa una delle dichiarazioni rilasciate da Luca Sisto, direttore generale di Confitarma, nell’intervista a Costanza Spera per l’Istituto Analisi Relazioni Internazionali. Confitarma, ha affermato Luca Sisto, intende ridare visibilità al mondo del mare, un cluster che muove il 60% dell’import e il 50% dell’export italiano e che contribuisce per il 2% al PIL nazionale; per rappresentare questo settore serve un’amministrazione dedicata, una governance del mare che ne conosca potenzialità e necessità. Sono molti gli impedimenti per la flotta navale: dal punto di vista ambientale, per esempio, mentre le navi potenziano i sistemi per accogliere carburanti alternativi, solo pochi porti italiani hanno le infrastrutture adatte ad offrire tali rifornimenti. Inoltre, ha proseguito il direttore, sfide come quella dell’estensione dei benefici concessi alla bandiera italiana alle altre bandiere comunitarie e il rilancio del mercato dopo la pandemia, saranno determinanti. “Per risvegliare la cultura marittima, non dobbiamo disperdere il patrimonio esistente.
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Confitarma investe proprio per questo sulla formazione, promuovendo master e favorendo la nascita e lo sviluppo di ITS per i lavoratori del mare.” Infine, il direttore di Confitarma ha invitato a monitorare con attenzione i crescenti rischi per la vita dei naviganti. Dal 2005 Confitarma lavora con la Marina Militare sulla gestione degli attacchi di pirateria, in primis nel complesso scenario del Golfo di Guinea. Negli ultimi anni anche il tema delle migrazioni ci ha coinvolto direttamente, un tema che richiede un’attenta gestione sia dal punto di vista dei diritti umani che per la sicurezza della navigazione.
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