…a riveder le stelle
LIVORNO – L’arcobaleno è universale simbolo di prossimo ritorno del bel tempo. E il verso finale dell’inferno di Dante, “…e quindi uscimmo a riveder le stelle” segna la fine dell’incubo, il ritorno alla vita. Possiamo usare entrambi questi richiami per esprimere la speranza di essere anche tutti noi alla fine del lungo incubo?
Ci sono ad oggi segnali positivi. Intanto il presidente del consiglio Draghi ha finalmente usato il suo ascendente a Bruxelles, con risultati che sembrano acquisiti. Poi ha autonomamente deciso di varare il “green pass” per far circolare tranquillamente vaccinati e “Covid free” in tutto il Paese, aprendo così al turismo, fonte fondamentale della nostra economia. Infine non possiamo dimenticare che la pandemia e relativa crisi economica non hanno messo in ginocchio le migliaia di PMI – e anche di imprenditori – che hanno saputo reagire stringendo i denti ed adeguandosi: tanto che l’export ha ripreso a tirare, il mercato interno si sta svegliando e il PIL sembra avviarsi a uscire dal fondo del pozzo.
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Certo, rimane ancora molto da fare: ma non siamo né morti né sepolti. Anche la logistica sta disperatamente battendo la crisi, con sforzi spesso molto pesanti non solo per adeguarsi alle normative ambientali avanzate, ma anche per anticiparle. E sui porti arrivano, sia pure a spizzichi e con la piena sudditanza al famoso manuale Cencelli, le nuove gestioni: con nuovi presidenti e con la riconferma di alcuni dei vecchi. Un tempo si diceva: scopa nuova scopa bene. Sono, da certi punti di vista, tutte scope nuove. Confidiamo in loro: perché il sistema dei sistemi finalmente cominci davvero a funzionare al meglio. Ne abbiamo disperatamente bisogno.
A.F.
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