Luka Koper e gli incentivi anti Trieste
TRIESTE – Chiamatela, se volete, concorrenza. E se proprio ci tenete, chiamatela pure concorrenza sleale. Certo è che la campagna in corso in Slovenia per togliere traffici a Trieste sovvenzionando chi utilizza il porto di Koper (Capodistria) sulla ferrovia, non depone molto bene sulla programmazione dei trasporti europei, su cui tanto si è battuto la grancassa con le TEN-T e compagnia.
Si dirà che in piccolo (e nemmeno tanto piccolo) succede anche nel nostro paese, dove sulla Pontremolese – per esempio – ci sono opposizioni o almeno dubbi in quanto toglierebbe indirettamente fuori la costa tirrenica a Sud di Genova e La Spezia. Si dirà che nel Sud Italia l’eterno dibattito sul ponte di Messina è un altro esempio di programmazione all’acqua di rose (per non dire peggio). Ma l’atteggiamento della Slovenia andrebbe oltre: pare (almeno così ci scrivono) che i clienti di Luka Koper sarebbero sovvenzionati con un servizio totalmente gratuito ferroviario tra il loro porto e le destinazioni dell’Europa Centrale. Non sarebbe nemmeno una cosa nuovissima: c’è chi ci scrive che almeno da due anni i clienti di Koper riceverebbero più del doppio di quanto spendono nel TAC.
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Da verificare, ovviamente. Ma se fosse così, a Roma e a Bruxelles che fanno? Pensano e legiferano sulle dimensioni degli zucchini?
A.F.
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