La cantieristica nautica resiste al Covid-19

Nella foto: Una rassegna di motoryachts al Salone Nautico di Venezia.

VENEZIA – “Istituzioni, imprenditori e investitori devono fare squadra per seguire quella rotta che garantisca alla nautica da diporto un ulteriore salto dimensionale. La bussola è rappresentata dalla capacità di differenziazione della gamma dei prodotti, dalla sostenibilità e dall’innovazione di design. Saranno queste le principali leve di impulso dello sviluppo della domanda di mercato, non a caso diversi cantieri nautici internazionali stanno già ampliando il loro piano di investimenti su queste rinnovate direttrici di business per non farsi cogliere impreparati una volta superata la pandemia”. Lo dichiarano Antonio Solinas, ad del Financial Advisory di Deloitte, e Tommaso Nastasi, partner Deloitte, presentando un’anticipazione del report dedicato al mondo della nautica.

“Dal report è emerso – proseguono Solinas e Nastasi anticipando parte del Boating Market Monitor, condotto annualmente dal network sul mercato – che la cantieristica nautica italiana ha rilevato un valore della produzione complessivo pari a 2,8 miliardi di euro, registrando una crescita media del 12,7% (CAGR 2014-19) con un mix industriale maggiormente focalizzato sulle imbarcazioni a motore medio-grandi (che rappresentano il 90% della produzione nazionale). Per i cantieri nautici nel nostro Paese l’export costituisce il principale canale di sbocco, con una quota pari all’86% della produzione nazionale, mentre anche per il 2021 è confermata la leadership a livello mondiale nel settore dei superyacht, con 407 yacht in costruzione su un totale di 821 a livello internazionale”.

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