Come rifare un galeone mediceo

Cristiano Bettini

Questa volta, come potete leggere, ci torniamo sopra con più spazio. Perché l’idea lanciata qualche numero fa su queste pagine dall’appassionato lettore… trova oggi un autorevole intervento dell’ammiraglio di squadra (a) Cristiano Bettini, specialista di costruzioni navali antiche e autore di tre ponderosi volumi sul tema. L’amico ammiraglio è oltre che specialista anche realista. E ci indica una strada che potrebbe essere concretamente praticabile, a patto di creare un’organizzazione tra istituzioni e privati. Ecco la nota dell’ammiraglio Bettini.

1 – L’idea della ricostruzione di un galeone mediceo sarebbe naturalmente buona, visto che la città aveva una sua forte presenza di galeoni già a fine XVI secolo: il “San Francesco”, sotto il Granduca Ferdinando I aveva già partecipato nel 1588, anche se forzatamente, all’impresa dell’Invencible Armada contro l’Inghilterra. Anche l’iconografia non manca.

Come avete scritto, serve un sostegno istituzionale (Comune, Provincia, Regione (?)) e di imprese marittime confluenti in una Fondazione, come avviene nelle numerose analoghe iniziative straniere.

Detto questo bisogna porsi il livello di ambizione: scafo navigante (il più complesso per la registrazione, come sai), galleggiante ormeggiato, Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.

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