Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Ecco il mondo delle rotte container

LONDRA – Con spirito eminentemente pratico, è stata tracciata in questi giorni la mappa che vi riportiamo qui sopra: la densità delle rotte container sui mari del mondo, secondo i dati rilevati nel 2020.

La prima considerazione fatta dagli analisti è che la pandemia mondiale non ha fatto diminuir di molto i collegamenti marittimi. Malgrado abbia inciso sulla quantità delle merci trasportate dalle navi ed abbia spinto le grandi Alleanze a razionalizzare le capacità di stiva, anche causa la penuria di container vuoti.

La seconda considerazione è che il Nord America continua ad essere l’ombelico del mondo per quanto riguarda le rotte container: non più solo dal Nord e centro Europa, ma anche e ormai specialmente dal Far East, dove è impressionante il fascio di collegamenti in particolare (ma non solo) dalla Cina.

[hidepost]

La terza considerazione (riassumiamo le pagine degli analisti che accompagnano la mappa) è che l’attuale densità di rotte sotto l’Africa, in alternativa al Suez, sarebbe destinata a diminuire: guardando bene la mappa si nota che la rotta polare, indicata solo da poche tracce, è tutta da incrementare: lo scioglimento delle calotte, gli ordini ai cantieri di navi appositamente costruite, la ribadita brevità dei tragitti rispetto al periplo dell’Africa, sono indicatori sintomatici per il prossimo futuro.

Ci consola il fatto che il Mediterraneo, piccolo bacino visto nella prospettiva del mondo, continuerà ad essere servito bene anche se la rotta oltre dovrà davvero decollare. In più ci sono le prospettive di un ritorno – speriamo presto – alla pacificazione della sponda settentrionale dell’Africa. Dove occorrerà tutto e dove i nostri armatori hanno da tempo un piede.

[/hidepost]

Pubblicato il
14 Agosto 2021

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio