Ai TIR elemosine risibili

GENOVA – “Se il Governo pensa di risolvere con una mancetta il problema dei danni incalcolabili generati all’autotrasporto dai cantieri e dalla ormai cronica inefficienza della rete, ha fatto male i conti. Così Trasportounito ha definito grottesca la misura del cashback, ovvero del rimborso del pedaggio autostradale per i ritardi generati dai cantieri; misura non adeguata a ristorare, se non in parte del tutto marginale, gli autotrasportatori dagli extra costi reali che sono costretti a subire”.

“I cantieri autostradali – sottolinea ancora Giuseppe Tagnochetti, coordinatore ligure di Trasportounito – causano un maggior utilizzo di ore di lavoro, di conseguenza saturano le ore straordinarie disponibili (vincoli di legge non derogabili per il rispetto della sicurezza stradale); ne consegue una riduzione significativa della capacità dei vettori di ripetere i viaggi nella giornata e quindi di fatturare chilometri; il trasporto è costretto invece ad allungare le tratte, anche sulla viabilità ordinaria, accollandosi extra costi e criticità operative”.

In Liguria, diventata il vero e proprio simbolo di questi disservizi, i cantieri continuano a generare una riduzione della capacità produttiva del trasporto su gomma del 40% rispetto agli standard operativi. Un camion deve fatturare almeno 500 euro al giorno per raggiungere il pareggio fra costi e ricavi. Se su 9 ore di guida ne perde anche solo 2/3 per le code dei cantieri, le imprese di autotrasporto accumulano deficit su deficit con conseguenti problemi occupazionali e riduzione di capacità di servizio. “È arrogante e grottesco – sottolinea Tagnochetti – pensare di risolvere il problema chiedendo alle imprese di autotrasporto di scaricare un’app “commerciale” per ottenere qualche euro di sconto sulla tratta, tra l’altro fra qualche mese”.

Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

*