Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

L’autostrada viaggiante per la dorsale adriatica

ROMA – “Occorre fare di più per rafforzare il sistema della mobilità lungo la direttrice adriatica. Tra le iniziative necessarie c’è anche quella di sviluppare la cosiddetta autostrada viaggiante”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl, a margine del Consiglio generale della Fit-Cisl Puglia.

Prosegue Pellecchia: “In questo momento storico in cui il Paese è pienamente consapevole dell’importanza del suo sistema dei trasporti per lo sviluppo ecosostenibile, chiediamo che non un centesimo dei fondi europei legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sia mal speso. L’autostrada viaggiante, che consente il trasporto di un veicolo stradale completo (autotreno, autoarticolato), accompagnato dal conducente, mediante specifici carri ferroviari, rappresenta una soluzione green efficace, coerente con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 per risolvere le annose problematiche ambientali e di congestione del traffico”.

“Per ottenere i fondi legati al PNRR – prosegue Pellecchia – ci viene chiesto di fare scelte sempre più green, sviluppando in particolare le ferrovie. Tenuto conto della possibilità di effettuare sulla linea ferroviaria adriatica fino a 24 treni al giorno che equivalgono a 8.760 treni/anno con una percorrenza giornaliera di 800 km, dalla punta della Puglia fino a uno dei principali nodi quale è Bologna, è opportuno non perdere questa occasione visto che la linea è già pronta per gestire questo tipo di traffico. In questo modo, il trasporto ferroviario e l’autotrasporto si rafforzeranno a vicenda in un’ottica green”.

“È importante – conclude il segretario generale della Federazione cislina – risolvere rapidamente le problematiche dell’infrastruttura ferroviarie pugliese che vede la presenza di cinque gestori nel medesimo territorio regionale”.

Pubblicato il
29 Gennaio 2022
Ultima modifica
31 Gennaio 2022 - ora: 12:07

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio