Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Auto con targa estera, attenti alle novità

Ci scrive un italiano dell’isola d’Elba, che chiede di firmarsi Napoleon (!) con il seguente quesito, probabilmente d’interesse anche di molti altri automobilisti:

Da anni ho acquistato a Bastia, in Corsica, una vecchia Citroën ID che funziona perfettamente e che mio parere è una delle auto più innovative degli ultimi cinquant’anni: comoda, elegante, unica con il suo sistema di sospensioni regolabili. L’auto però è rimasta targata francese, grazie alla collaborazione di un’agenzia corsa di amici, con alcuni importanti vantaggi anche sul piano assicurativo e delle varie pratiche, in Italia davvero mostruose per burocrazia. Il guaio è che mi hanno avvertito di cambiamenti della legge.

Potete dirmi qualcosa?

[hidepost]

*

Le novità ci sono e sono legate al Codice della strada recentemente aggiornato. Sono entrate in vigore dal 1 febbraio e riguardano le auto e le moto con targa estera.

Le nuove regole sono più restrittive: tutti i veicoli – vale anche per le moto e i van – con targa estera di proprietà di soggetti residenti in Italia potranno circolare per un massimo di tre mesi dal momento in cui il proprietario ha spostato la residenza in Italia. Questo vale chiunque sia il conducente. La norma sembra retroattiva, per cui se lei è sempre stato residente in Italia sarebbe già fuori regola.

La stretta sancita dalle nuove regole diventa ancora più coercitiva a partire dal 18 marzo. A quel punto se il conducente non è il proprietario del veicolo in questione ma è residente in Italia da più di tre mesi deve dimostrare come e quando utilizza il veicolo in questione. Ovviamente è soggetto a controlli se viene trovato alla guida. 

Infine nel caso di un veicolo con targa straniera guidato da un soggetto non residente in Italia, lo stop alla circolazione scatta solo dopo un anno e non dopo soli tre mesi. Il tutto, ci spiegano, per favorire il turismo a lunga scadenza.

[/hidepost]

Pubblicato il
5 Febbraio 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio