Visita il sito web
Tempo per la lettura: < 1 minuto

Si smantella “Ca’ Moro”

LIVORNO – Sono iniziati i lavori di smantellamento e di rimozione del Ca’ Moro, l’ex ristorante galleggiante gestito dalla cooperativa sociale Parco del Mulino, affondato il 20 agosto scorso nello specchio d’acqua antistante piazza del Pamiglione. È stata, quella dell’affondamento, una dura perdita per la cooperativa che faveva lavorare sul “Ca’ Moro” anche alcuni ragazzi down.

Nell’impossibilità di uno spostamento, il natante sarà ridotto in parti, lavorando anche sott’acqua con i sub dell’azienda SubSea Livorno. I rifiuti saranno trattati e destinati allo smaltimento.

Il sindaco Luca Salvetti ha fatto un sopralluogo al cantiere per seguire l’inizio dei lavori, che sono partiti come da calendario, e per gli aggiornamenti con i tecnici e gli operai che si occupano dello smantellamento.

Per la rimozione del peschereccio si sono mobilitati: Comune di Livorno, Autorità di Sistema Portuale, MTS, Regione Toscana, Capitaneria di porto, Vigili del fuoco, Arpat, Guardia di Finanza Sez. Navale, Impresa Tito Neri srl, Labromare srl, SubSea Livorno Srl, Aamps Spa, STILM di ing. Launaro.

Tre realtà imprenditoriali, Neri, Labromare e Stilm, lavoreranno a titolo gratuito: la prima seguirà la complessa parte di demolizione dell’imbarcazione tramite pontone direttamente dallo specchio acqueo portuale, assistita da Labromare che gestirà l’antinquinamento, il traporto ed il trattamento dei rifiuti, mentre Stilm coordinerà la parte di sicurezza.

L’obiettivo della cooperativa sociale “Parco del Mulino” è di far rinascere il Ca’ Moro 2.0 con l’acquisto di una nuova barca o con il definitivo trasferimento a terra.

Pubblicato il
5 Febbraio 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio