Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

AdSP Nord Tirreno: domani, dopodomani o chissà quando…

LIVORNO – L’occasione è stata una conferenza stampa a tre voci: il presidente dell’AdSP Tirreno Nord Luciano Guerrieri, il suo segretario generale Matteo Paroli e il dirigente del demanio Fabrizio Marilli. Ma il tema iniziale, illustrare il progetto di riorganizzazione degli spazi demaniali tra la sponda Est della Darsena Toscana e le aree Sintermar, si è poi allargato alla più ampia visione delle sfide in corso.

Tante sfide.

C’è la ridistribuzione delle banchine ed aree sulla sponda Est, come abbiamo già scritto riportando la mappa della proposta nel numero scorso. Guerrieri e Paroli hanno voluto specificare che il progetto è in corso di ulteriori confronti, costa qualcosa a ciascuno degli altri su aree e servizi ma è trasparente in generale e almeno come metodo è condiviso. In itinere, contando sulla buona volontà di ciascuno e sulla fine dei contenziosi legali, che non giovano. I tre mesi di tempo massimo decretati per trovare l’assetto gisuto – ha ribadito Guerrieri – sono  nelle speranze di tutti riducibili.

Altre sfide in corso: l’elettrificazione del porto, con il “cold ironing” da  rivedere (le perplessità, secondo Guerrieri, sono risolvibili nel lungo periodo) e con l’eolico e i pannelli sulle superfici portuali.

[hidepost]

Poi c’è il collegamento ferroviario con l’interporti Vespucci e con la rete nazionale (tema quest’ultimo in forte ritardo perché non c’è nemmeno il finanziamento). I collegamenti dell’ultimo miglio sono un ‘urgenza anche per Piombino: diciamo che lo erano già vent’anni fa, figuriamoci ora. Piombino aspetta anche la definizione dello screening per le aree un tempo assegnate alla Magona e poi rimaste inutilizzate.

C’è da completare l’operazione “microtunnel”. Il quale c’è, a conclusione di un’operazione eccezionale: ma nel quale vanno ancora passati i tubi ENI per recuperare fondale: e va anche resecata la banchina Nord della strettoia perché non sia più strettoia.

Andiamo avanti: bacini di carenaggio, terminal crociere e area passeggeri, gara per la Darsena Europa, porto turistico nel Mediceo, dragaggi, dighe foranee di recente appaltate, tombamento dello sbocco del canale dei Navicelli in porto, la Bellana per lo yachting locale…ce n’é di carne al fuoco per Guerrieri e Paroli. Su tutto l’urgenza dei tempi: per i fondi del PNRR i tempi sono strettissimi, una vera scommessa altrimenti si perde tutto. Per il resto si traguarda il domani e il dopodomani.

Noi, speriamo che ce la caviamo.

A.F.

[/hidepost]

Pubblicato il
12 Febbraio 2022

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio