ROMA – Mar Nero e Mar d’Azov off limits per le unità mercantili italiane – avverte Assarmatori in una sua nota – nei porti russi del Baltico, come San Pietroburgo e Murmansk, rischio di ritorsione contro le navi italiane per le sanzioni imposte da Roma e per i sequestri, avvenuti nei giorni scorsi in Italia, di grandi scafi russi, in particolare maxi-yacht.
Inoltre blocco delle esportazioni verso l’Italia di materie prime essenziali dalla Russia e dall’Ucraina come acciaio, semilavorati siderurgici, carbone, argilla, ma anche cereali. E, come conseguenza, un calo di oltre il 20/25% dei trasporti marittimi nel bacino Mediterraneo per alcune compagnie di navigazione.
Questi i temi che il presidente di Assarmatori, Stefano Messina, ha portato all’attenzione del Ministero degli Affari Esteri, nell’ambito del tavolo settoriale per la valutazione degli effetti sulle imprese del conflitto russo-ucraino, presieduto dal sottosegretario Manlio Di Stefano.
Per leggere l'articolo effettua il Login o procedi alla Register gratuita.