Cargo aereo, dinamiche e problemi
MILANO – Le tensioni non risparmiano il cargo aereo. Se n’è parlato nella conferenza dedicata di Shipping, Forwarding & Logistics meet Industry, con l’intervento specifico riportato da AirCargoItaly di Nicola Capuzzo, sempre molto informato. Tra i temi quello della cybersecurity che la guerra in Ucraina ha messo in primo piano anche sulla logistica aerea.
“Nel settore – riferisce il sito – si affacciano anche tendenze inedite da parte dei player. Ai rapporti tradizionali, normati ad esempio dal classico contratto di trasporto (che vede una separazione di ruoli tra i tre soggetti di venditore, vettore e destinatario) e a strumenti già esistenti, come il wet lease e il dry lease, rispettivamente noleggio di un aeromobile con o senza equipaggio, si affiancano esperienze diverse che vedono ad esempio lo spedizioniere assumere il ruolo di compagnia aerea, assumendo su di sé il rischio dell’attività di trasporto”.
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“L’esplosione dell’e-commerce e delle consegne rapide ha reso l’aereo sempre più importante, generando una corsa ad accaparrarsi capacità di stiva, spingendo alcuni soggetti che operavano come spedizionieri a trasformarsi in vettori, in alcuni casi in vere e proprie compagnie aeree, per recuperare marginalità e profitti”.
“Infine – è stato rilevato – se la pandemia ha paradossalmente rafforzato il settore cargo, la crisi geopolitica ucraina ha messo fuori gioco i vettori russi, importantissimi per il settore, e fatto schizzare alle stelle il prezzo dei carburanti.”
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