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Sempre più “refitting”

Nella foto: Un’operazione alla Lusben.

LIVORNO – Il refitting, ovvero l’arte di intervenire su yacht esistenti per migliorare, risistemare, riarredare. Malgrado la crisi il mondo dei mega-yacht continua ad essere sotto pressione per gli ordini di nuove costruzioni e quindi, per avere un nuovo scafo completo, gli armatori devono mettersi in coda e aspettare. Per questo motivo – scrive “Daily Nautica” sul web – sono sempre di più gli armatori che preferiscono sottoporre a refitting imbarcazioni già presenti sul mercato.

È il caso del proprietario del “Masquenada”, l’imprenditore italiano Pier Luigi Loro Piana, la cui barca da regata e da crociera “My Song” era caduta in mare dal ponte di una nave durante un fortunale nel Golfo del Leone. Il suo nuovo megayacht di 51 metri, il “Masquenada” appunto, è stato ricondizionato secondo le sue esigenze.

Il tutto grazie alla professionalità e alla competenza del cantiere Lusben di Livorno, con sede anche a Viareggio e nel porto di Varazze, nell’ex area dello storico cantiere Baglietto, dove è stato oggetto di attenzioni anche il m/y “Aldebaran Primo”, un Codecasa di 42 metri costruito nel 2002 e dotato di scafo in acciaio e sovrastruttura in lega leggera. Interventi avvenuti sotto la supervisione del suo comandante, Gino Bellomo, un uomo che vanta lustri al comando di importanti yacht.

“Lo scorso anno – ha dichiarato Bellomo a Daily Nautica – abbiamo eseguito una prima parte di importanti lavori di refitting nel cantiere di Viareggio, dove sono state sostituite alcune lamiere dello scafo sulla linea di galleggiamento, ripristinate e rese più accessibili tutte le linee delle acque grigie e nere ed è stata effettuata la revisione delle taniche dell’acqua dolce, per cui è stato necessario un accesso in carena. Non meno impegnativa è stata poi la rimozione della corrosione e la pitturazione della sentina, il ricondizionamento dell’opera viva, delle eliche, delle assi, delle prese a mare, la protezione catodica, la pitturazione e altri interventi migliorativi della sicurezza e della gestione dell’imbarcazione. Nel cantiere di Varazze, invece, siamo tornati in secca per le vigilanze di garanzia dei lavori e per preparare la barca alla stagione croceristi”.

Pubblicato il
23 Aprile 2022
Ultima modifica
26 Aprile 2022 - ora: 15:44

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