Investimenti su rinnovabili ma il via libera è fatica
ROMA – Corrono gli investimenti delle imprese italiane delle rinnovabili nel 2021 e lo fanno con cifre non così lontane da quei 20 GW in tre anni chiesti a gran voce dal settore: l’anno scorso sono stati previsti investimenti per 13,5 miliardi (+48% rispetto al 2020) per una potenza di quasi 15 GW (+37%), a fronte di oltre 400 operazioni (+72%). Eppure, su 264 nuovi progetti eolici e fotovoltaici di scala industriale, ben 188 (oltre il 70%) risultavano ancora fermi al palo.
È questa la situazione delineata dall’Irex Annual Report 2022, lo studio di Althesys che dal 2008 monitora il settore delle rinnovabili, analizza le strategie e delinea le tendenze future. Secondo il rapporto, gli investimenti non sono mai stati così attraenti: i margini sono quasi raddoppiati in un anno, anche grazie alla corsa dei prezzi energetici. Il report è stato presentato questa mattina dall’economista Alessandro Marangoni nel corso dell’evento “Il futuro dell’energia, tra le incertezze di oggi e gli scenari di domani” che si è tenuto all’Auditorium del GSE e ha visto la partecipazione – tra gli altri – di Paolo Frankl, head of the Renewable Energy Division dell’International Energy Agency e Massimiliano Atelli, presidente della Commissione VIA PNRR-PNIEC.
“Stiamo vivendo una congiuntura del settore energia – sottolinea Marangoni, che ha guidato il team di ricerca – nel quale dovranno convivere le esigenze del quotidiano con gli scenari futuri che l’UE ha delineato: da un lato la necessità di dotarci di forniture energetiche sicure a famiglie e imprese, peraltro già in crisi per la mancanza di materie prime, differenziando gli approvvigionamenti. Al contempo, dobbiamo liberare il potenziale delle rinnovabili che, finalmente, dovranno essere libere di crescere a tutta velocità. L’aumento di capacità rinnovabile registrata è in buona parte ancora sulla carta e, se messa a terra, dimostrerebbe che, con meno freni e ostacoli, si potrebbero realmente raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di supply security”.
Il report evidenzia che, per le aziende delle rinnovabili, il 2021 è stato un anno di forte ripresa post-pandemia. I dati parlano chiaro: oltre 430 operazioni (+72% rispetto all’anno precedente), ma soprattutto 14,9 GW di potenza (+37%) e 13,5 miliardi di valore (+48%). Il fotovoltaico resta primo tra le tecnologie, con 8,4 GW e oltre 6 miliardi di euro. Scende, invece, l’eolico. Le operazioni di crescita organica sono l’81% del totale per 10,6 GW e 8,2 miliardi. La crescita per linee esterne copre il 28%, con 4,7 miliardi contro i 3,8 del 2020. Anche il mercato mobiliare registra questa corsa: l’Irex Index, l’indice dei titoli delle pure renewable italiane, è salito del 110% in un anno.