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Bitume sbarca a Civitavecchia

Nelle Foto: Pino Musolino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, sulla banchina 24 per un sopralluogo prima dell’inizio delle operazioni.

CIVITAVECCHIA – Il porto di Civitavecchia è il primo scalo italiano dove si scarica il bitume direttamente sui camion, senza passare da depositi dedicati. Il traffico della società So.De.Co., che si avvale dell’impresa art. 16 Cilp, ha visto la settimana scorsa l’arrivo della prima nave alla banchina 24. La Iver Ambassador, proveniente dalla Turchia, ha scaricato circa 1500 tonnellate di bitume fuso 50/70, in modalità ship to truck, attraverso una tubazione collegata direttamente dalla nave al portale movibile MFR (pensilina di carico autobotti) posizionato in banchina. 

Il lavoro amministrativo dell’AdSP per consentire al porto di acquisire questo nuovo traffico, che a regime dovrebbe attestarsi tra le 70mila e le 90mila tonnellate l’anno, è stato particolarmente complesso ed è iniziato diversi mesi fa. 

L’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha lavorato per settimane per tutte le autorizzazioni legge.

Il nuovo traffico prevede, in questa prima fase, l’arrivo di una nave al mese (poi diventeranno due). 

Particolarmente soddisfatto il presidente dell’AdSP Pino Musolino, che si è recato in banchina per un sopralluogo prima dell’inizio delle operazioni: “Questo lavoro rappresenta l’inizio di una attività unica nel suo genere in tutta Italia. È l’esempio di come questa attività che abbiamo iniziato per la differenziazione dei traffici si stia concretizzando, con tipologie merceologiche e modalità operative nuove e inedite nel panorama nazionale. Il bitume peraltro ha il pregio in questo momento di grandi investimenti infrastrutturali di essere una delle materie necessarie alla realizzazione di opere e interventi di grande importanza. Il porto di Civitavecchia, dunque, si conferma al servizio non solo della città e del territorio, ma del Sistema Paese: al servizio di quel lavoro che l’Italia deve portare a termine per la ripresa e per realizzare quanto previsto dal PNRR”. 

Pubblicato il
29 Giugno 2022

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