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Dov’è finito il paradiso delle acciughe?

Da un vecchio pescatore di Camogli, che ci scrive – ancora per sta normale – da La Spezia, Alfio Prunetta, riceviamo:

✍✍ Ho smesso di pescare allo strascico ormai da una decina d’anni, ma dai racconti dei miei zii che pescavano le acciughe al largo della Gorgona, ho saputo che quella zona di mare era ricchissima di quel pesce.

Arrivavano anche dal Sud Italia e tutti facevano soldi.

Possibile che adesso le acciughe vengano solo dall’estero? A Livorno non le pesca più nessuno?

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Bella domanda, anche se per quello che sappiamo – non il nostro campo – le acciughe non sono scomparse nel Tirreno, e lo conferma la presenza crescente delle balenottere e dei tonni che le cacciano.

Personalmente ho partecipato, trent’anni fa, a una battuta di pesca alle acciughe su un peschereccio viareggino: e la foto che segue la scattai proprio da bordo. Allora si calava la rete a sacco sul fondale, dopo aver avvistato con l’ecoscandaglio il banco, poi si faceva esplodere sotto il banco stesso una piccola carica, che spingeva il banco più in superficie, e quasi si salpava da sotto la rete.

Ci immergemmo, per fare il reportage per la rivista “Mondo sommerso” in mezzo alle acciughe impazzite.

Non mi è piaciuto, mi è rimasta la sensazione di terrore moltiplicato per ciascuna di quelle piccole creature.

Ma sto divagando: mi dicono che ora la pesca delle acciughe nel Tirreno è troppo costosa rispetto alla concorrenza. Fine di un’epoca.

(A.F.)

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Pubblicato il
20 Luglio 2022
Ultima modifica
21 Luglio 2022 - ora: 12:32

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