Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La UE sul restauro ambientale

BRUXELLES – La Commissione europea ha proposto al Parlamento europeo l’adozione di una nuova normativa, Nature Restoration Law, volta a ripristinare l’habitat naturale. La Commissione stima – riporta il sito istituzionale AmBiente Informa – che l’80% del patrimonio naturale dell’UE versi in cattive condizioni. Per questo gli stati membri, una volta che la normativa sarà stata adottata, saranno chiamati ad azioni di recupero degli ecosistemi anche con la finalità di combattere il cambiamento climatico e salvare molte specie dall’estinzione.

L’iniziativa, nel suo complesso, è in linea con quanto definito dalla Strategia europea sulla biodiversità e dalla Strategia europea “From Farm to Fork” tese a garantire la resilienza e la sicurezza della catena di approvvigionamento del cibo in Europa e nel mondo. 

La proposta di “legge” sul ripristino della natura – dice la UE – fisserà obiettivi e obblighi di ripristino per un’ampia gamma di ecosistemi terrestri e marini. Gli ecosistemi con il maggior potenziale di rimozione e stoccaggio del carbonio e di prevenzione o riduzione dell’impatto di disastri naturali come le inondazioni saranno le principali priorità. Questa proposta della Commissione si basa sulla legislazione esistente, ma copre tutti gli ecosistemi anziché limitarsi alla Direttiva Habitat e alle aree protette di Natura 2000, con l’obiettivo di portare tutti gli ecosistemi naturali e seminaturali sulla via del recupero entro il 2030, prevedendo a questo scopo ingenti finanziamenti da parte dell’UE.

Il “processo di restauro” comprenderà diverse azioni come il rewilding, che consiste nel rendere più selvagge alcune zone, 🌲🌳🌴 piantare alberi 🌲🌳🌴, 🌻🌳 re-inverdire le città 🌻🌳, costruire infrastrutture verdi e rimuovere l’inquinamento dalle acque costiere.

Pubblicato il
20 Luglio 2022

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

La vendetta e il perdono

Dunque, la solidarietà del presidente della Toscana con Luciano Guerrieri è durata, in ossequio agli ordini di partito, l’espace d’un matin, come dicono i francesi. Anche Giani, che aveva giurato di difendere Luciano alla...

Leggi ancora

Riforma e porti in vendita

Come volevasi dimostrare: le indicazioni (attenti: sono nomi proposti, non ancora promossi ufficialmente) per i nuovi presidentI di Autorità di Sistema Portuale (AdSP), peraltro significative sul metodo, hanno sturato il vaso di Pandora. Tutti...

Leggi ancora

So che sanno che sappiamo

Niente paura, il gioco di parole del titolo non riguarda voi lettori. Vorrebbe essere, appunto, un gioco rivolto chi continua a ritardare l’attesissima e indispensabile riforma portuale, con annessi e connessi. Sia chiaro che...

Leggi ancora

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora