Gli elettrici a montante retrattile

MILANO – Da oltre 60 anni i carrelli a montante retrattile di Jungheinrich convincono per affidabilità e ottime performance nei magazzini di tutto il mondo. Soprattutto in caso di spazi ristretti, i carrelli a montante retrattile elettrici ora impongono nuovi standard, grazie alla loro struttura compatta combinata ad una corsa elevata. Il carrello a montante retrattile ha due grandi punti di forza: da un lato la sua compattezza e dall’altro l’altezza di sollevamento notevole fino a 13 m.

Durante il prelievo di carichi, il carrello a montante retrattile spinge il montante in avanti, fino a quando le forche non si trovano in posizione idonea per il prelievo. Questo processo viene chiamato avanzamento. In seguito avviene il cosiddetto arretramento, che riporta la merce da trasportare tra l’asse anteriore e quello posteriore.

Grazie a questo principio, si accorcia la lunghezza totale del carrello, rendendolo particolarmente maneggevole. Inoltre, migliora la stabilità di marcia e si riduce la necessità di compensazione mediante contrappeso.

In questo modo, i nostri carrelli a montante retrattile elettrici prelevano carichi pesanti fino a 2,5 tonnellate rapidamente e in sicurezza.

“Minore è la larghezza della corsia, più ci sarà bisogno di sfruttare lo spazio in verticale. Proprio in questo caso – scrive l’azienda – i nostri carrelli a montante retrattile elettrici mostrano tutto il loro talento: grazie al montante retrattile e alla conseguente compattezza, possono percorrere anche le corsie strette, pur raggiungendo accelerazione e velocità di sollevamento elevate, assicurando così una maggiore efficienza nella movimentazione. Inoltre con i diversi pacchetti di equipaggiamento, che spaziano da “Efficiency” a “Drive&liftPLUS”, siamo in grado di rispondere alle esigenze specifiche dei nostri clienti e dei sistemi di stoccaggio utilizzati. Per garantire una gestione rapida del volume di movimentazione, anche ad altezze di sollevamento elevate, tanto quanto su tragitti lunghi con velocità elevate.”

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