Assarmatori e il cluster marittimo toscano

Stefano Messina

LIVORNO – La location questa volta è stata perfettamente calibrata: il traghetto della ⛴ Toremar “Liburna”, vecchia e gloriosa nave perfettamente ristrutturata e riarredata, che non sfigura a confronto dei tanti traghetti che solcano il Mediterraneo.

Attraccata nel porto mediceo, la “Liburna” ha accolto l’atteso evento di Assarmatori, che si è sviluppato secondo il programma con il saluto del direttore marittimo della Toscana ammiraglio 👤 Gaetano Angora, la relazione-analisi del presidente di Assarmatori 👤 Stefano Messina, quella del presidente di Toremar e vice di Assarmatori 👤 Achille Onorato, e infine il punto dall’ottica dell’AdSP presentato dal suo presidente 👤 Luciano Guerrieri.

Avremo tempo di approfondire sia gli interventi, sia le risposte nel breve dibattito che è seguito.

Il tema è stato di quelli più che delicati: lo stato dell’arte del cluster marittimo-portuale della Toscana, con focus ovviamente sia sul porto di Livorno, sia su quell’odio Piombino, sia – en passant ma nemmeno tanto – sugli altri scali toscani, a partire da Marina di Carrara (che fa parte dell’AdSP spezzina) sia delle isole.

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