Sicilia, aeroporti in guerra

PALERMO – Ci mancava anche una rissa tra aeroporti regionali. “La scelta di Enac di scegliere l’aeroporto di Catania come hub del Mediterraneo, a scapito di Palermo – scrive la CISAL palermitana – è una forzatura: lo scalo di Punta Raisi, per le sue piste, è idoneo a ospitare mezzi di maggiori dimensioni e non soffre la vicinanza dell’Etna che spesso costringe gli aerei a cambiare percorso. Il Falcone-Borsellino può contare su due piste di 3.326 metri e 2.068 metri e quattro direzioni di atterraggio, più 37 piazzole di sosta, a fronte di Catania che ha una sola pista di 2.436 metri e due sole direzioni di atterraggio”. Sono condizioni incontestabili – continua la nota – che ci hanno spinto a chiedere l’intervento del Comune di Palermo che ci ha assicurati di avere già esposto la questione all’Enac e che altrettanto farà con il prossimo Governo regionale”. 

“È necessario però – conclude la nota – che tutti intervengano, dal presidente Schifani al governo Meloni, per correggere una scelta sbagliata che non fa certamente gli interessi di tutta la Sicilia”. 

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