Un vecchio Gaia di Benello affonda di colpo

Nella foto (da Vela Newsletter): Kirsten Neuschafer.

La ⛵ Golden Globe Race in solitaria ha fatto un’altra vittima ma questa volta solo di una barca: il protagonista, 👤 Tapioche Lehtinen è stato salvato da un’altra partecipante, la giovane velista 👤 Kristen Neuschafer (nella foto).

Ecco la sintesi dell’avventura che tanti di noi hanno seguito anche da internet.

L’episodio è avvenuto durante il giro del mondo senza scalo in stile “vintage” passando per i famosi tre Capi (Buona Speranza, Leewin e Capo Horn).

Protagonista del naufragio è stato il navigatore finlandese Tapio Lehtinen che nella giornata di venerdì 18 ha assistito incredulo all’allagamento del suo yacht “Asteria”, un vecchio Gaia 36’ – costruito dal cantiere livornese Benello da tempo chiuso – ma recentemente revisionato a fondo.

⛵🆘 L’acqua defluita all’interno dello scafo ha raggiunto il livello del ponte in appena 5 minuti facendolo affondare. Lehtinen è riuscito però a salire sulla zattera di salvataggio e ad attivare il Personal Locator Beacon alle ore 08,54 UTC. 

⛵🆘 In quel momento la navigatrice sudafricana Kirsten Neuschäfer a bordo di “Minnehaha” era la più vicina a Lehtinen a una distanza di 105 miglia.

⛵🆘 La velista ha quindi contattato il team di crisi della GGR e ha rotto il sigillo del Gps di emergenza, deviando la rotta verso la posizione del naufrago.

⛵🆘 Navigando a una velocità superiore ai 7 nodi, Neuschäfer è arrivata sul posto alle ore 0510 UTC del 19 novembre.

⛵🆘 Neuschäfer è riuscita a recuperare Lehtinen dalla zattera di salvataggio con una cima e una volta a bordo, a 24 ore dall’incidente, i due hanno condiviso un bicchiere di rum stravolti ma felici del buon esito della operazione.

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