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Satira, l’arma più micidiale

Nella vignetta: Un mullah sotto la pipì, in difesa delle donne.

Un lettore di Savona, 👤 Michele Bagnaschi, ci ha mandato sulla nostra mail una vignetta ripresa da un quotidiano (quella dello ayatollah sotto il getto di urina femminile) con una domanda che è una fucilata:

✍ ✍

Ho visto questa vignetta sul quotidiano Libero, che l’ha ripresa dal celebre Charlie Hebdo satirico francese, quello dove fu compiuta una strage di giornalisti da parte di un commando di islamici.

Vogliamo rischiare un’altra carneficina?

*

🗣 🗣

Difficile commentare con l’opportuna imparzialità il nuovo J’accuse del periodico francese. Tanto più che la vignetta riportata dal lettore è forse la meno feroce e blasfema rispetto alle altre pubblicate nelle pagine interne.

Il tema però è altrettanto feroce: è la persecuzione del regime iraniano contro le donne e contro chi sostiene la libertà delle donne, fucilazioni e torture comprese.

Charlie Hebdo non ha mai avuto la mano leggera con la satira d’accusa, come del resto anche altre testate francesi (Le Canard Enchainé da cui riprendiamo altre vignette) mentre in Italia la satira si limita alla politica e a poco altro (il Vernacoliere di Livorno è un’eccezione, ma anche con la forzatura su temi spesso volgari).

Il tema della satira è del resto tra i più antichi: già nei grafiti stradali trovati a Pompei si sfottevano personaggi e abitudini; a Roma le “pasquinate” colpivano anche il papato; e tra i grandi delle letteratura dell’ottocento ci si sfotteva a sangue (“Questi è il Mont/ poeta e cavaliero/ illustre traduttor/ dei traduttori d’Omero” scrivere ferocemente Ugo Foscolo per sfottere il traduttore in italiani dell’Iliade &C).

Nelle vignette che seguono ci sono sfottii per tutti: per Putin che arriva sul carrarmato, per la nuova seduzione basata sulla casa riscaldata (sfottò alla crisi del riscaldamento), per l’informazione devoluta ai telefonini (il tazebao francese sull’informazione che non serve più perché sappiamo già tutto), sulla falsa ingenua ex presidente della UE trovata con i sacchi pieni di soldi del Qatar, con l’amiro che si chiede sorpreso se i corrotti avrebbero potuto rifiutarsi….Insomma un mondo dove ogni vignetta è una scudisciata micidiale ai fatti del mondo. 

L’alternativa che ci si pone è tra la censura e il riderci sopra, forse anche a denti stretti.

Contro l’attacco delle risate – scriveva Mark Twain – nessun arma può resistere.

Pubblicato il
11 Gennaio 2023
Ultima modifica
13 Gennaio 2023 - ora: 13:04

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