I natanti in acque internazionali
Un lettore di Portoferraio (Isola d’Elba) 👤 Roberto Tesei, ci chiede:
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Ho un 🛥 gommone di 7⃣ metri con due motori fuoribordo da 1⃣1⃣5⃣ cv e d’estate faccio spesso la traversata fino a Bastia o Macinaggio, nel Nord della Corsica, facendo tappa – a volte solo fittizia – sull’ isola di Capraia, che dista da Capo Corso solo 1⃣6⃣ miglia.
Però mi è stato detto che la traversata è illegale e corro il rischio di multe o peggio. È vero?
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La navigazione di un natante in acque internazionali – ha scritto di recente la rivista nautica “Barche a Motore” – costituisce una violazione della Convenzione e la navigazione senza bandiera in acque internazionali espone il conduttore all’eventuale rischio di essere soggetto alla sovranità delle navi militari di qualsiasi nazionalità.
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Sebbene i natanti, come tutte le imbarcazioni, per recarsi all’estero non hanno bisogno di alcuna autorizzazione, salvo eventuali dichiarazioni doganali se si esce dall’UE, in acque territoriali straniere sono soggetti alle normative dello Stato in cui si trovano a navigare. Inoltre non godendo dello status giuridico derivante dal battere bandiera italiana, i natanti non godono dell’eccezione prevista dall’art. 2⃣1⃣ della Convenzione di Montego Bay per cui leggi e regolamenti nazionali non debbono interessare la progettazione, la costruzione, l’armamento o l’allestimento di navi straniere.
Se si naviga oltre le 1⃣2⃣ miglia, pertanto, le sanzioni amministrative previste dal Codice della Nautica da diporto sono principalmente pecuniarie ma possono prevedere anche il sequestro del natante se la copertura assicurativa non è valida.
Per gli altri paesi, dipende dalla normativa nazionale. Anche a livello europeo non c’è armonizzazione e i requisiti di lunghezza dei natanti e la distanza a cui possono spingersi dalla costa cambiano da paese a paese.”
Fin qui il servizio.
Nella pratica, la tratta Capraia-Capo Corso comporta sia di navigare in acque internazionali e poi in acque francesi, ma siamo sempre nell’ambito di non uscire dalle 1⃣2⃣ miglia da terra (valgono 1⃣2⃣ da Capraia e altre 1⃣2⃣ da Capo corso).
In più questa piccola traversata è pratica corrente dei natanti, e non ci risulta che ci siano mai state compensazioni.
Va però accertato se l’assicurazione comporta anche la navigazione all’estero: premunirsi è sempre prudente.
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