Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

“My Car, My Data”

BRUXELLESn – “Urge una legislazione europea che regoli l’accesso ai dati prodotti dai veicoli. Basta con il continuo slittamento dei termini: non si può più aspettare!”

È quanto hanno chiesto – in una lettera alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e al Collegio dei Commissari – dieci associazioni europee* (ADPA, AIRC, CECRA, CLEPA, EGEA, ETRMA, FIA – di cui è parte l’Automobile Club d’Italia – Figiefa, Insurance Europe E Leaseurope), in rappresentanza dei principali operatori del comparto automotive.

La campagna FIA (Fédération Internationale de l’Automobile) “My Car, My Data” (“Mia l’auto, miei i dati”) – le cui ragioni vengono sostenute e rilanciate dalla lettera a Von der Leyen e al Collegio dei Commissari UE – mira a rappresentare l’esigenza-urgenza di sancire principi fondamentali a tutela dei consumatori quali libertà di scelta, protezione e sicurezza dei dati, competizione leale e innovazione.

A questo proposito, è fondamentale richiedere – dicono le associazioni – che i dati dei veicoli non includano soltanto dati operativi (velocità, posizione, manutenzione, chilometraggio, livelli olio…) ma anche dati relativi ai comportamenti dei conducenti, quali stile di guida o distanze percorse, e persino dettagli personali, come nome, recapiti e dati finanziari condivisi con il sistema operativo del veicolo.

Nell’ormai lontano dicembre 2020 – dice ancora la nota – la Commissione Europea si era impegnata a definire una proposta legislativa entro il dicembre 2021. A tutt’oggi, però, quell’impegno risulta ancora disatteso.

Quest’anno, inoltre, la proposta legislativa è stata nuovamente posticipata, lasciando il settore dell’after market in un limbo che condiziona, pesantemente, le decisioni e impedisce alle imprese di investire.

Assogomma, Adira, Aica, Ania, Aniasa e Federpneus – Associazioni nazionali** che rappresentano numerosissime imprese italiane che operano nell’after market – si associano alla richiesta delle suddette Associazioni Europee e chiedono ai rappresentanti istituzionali italiani di intervenire sulla Commissione affinché si giunga in tempi rapidi non solo alla definizione di una proposta legislativa, ma anche alla sua adozione entro i termini parlamentari, previsti per maggio 2024.

Pubblicato il
4 Febbraio 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio