Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Brindisi col vino del mare

FIRENZE – Il mare è stato tra i protagonisti della serata inaugurale del Florence Korea Film Fest: vi è ambientato il film di apertura, un’epica battaglia navale, e il vino bianco che ha accompagnato l’aperitivo fusion è l’Arembapampane dell’azienda Arrighi, coltivato di fronte al mare sull’Isola d’Elba.

Alla presentazione del film “Hansan: Rising Dragon Redux”, alla sua prima uscita italiana, il kolossal bellico in costume sulla storica battaglia navale dell’isola di Hansan nel 1592, erano presenti sia il regista Kim Han-min, che l’attore protagonista Park Hae-il ospite speciale di questa edizione del festival, in programma a Firenze fino al 7 aprile in vari luoghi della città.

Un film epico nella sua forma più alta, un’opera straordinaria ricostruita in costume, con accuratezza storica unita ad un’azione spettacolare: il festival ospita il regista Kim Han-min, che torna ad affrontare la mastodontica figura di un eroe nazionale, l’Ammiraglio Yi, interpretato da Park Hae-il.

Il vino bianco servito durante la cerimonia d’inaugurazione, che ha preceduto la prima visione del film, è stato l’Arembapampane, Elba Vermentino Doc, con cui il produttore Antonio Arrighi è stato inserito nella guida del Corriere della Sera: “I Migliori 100 vini e vignaioli d’Italia 2023”. Definito dalla guida proprio come: “un magnifico vermentino dall’Isola d’Elba che sa di sole e di mare”, il vino è stato molto apprezzato.

Immersa nella luce tra cielo e mare, la vigna dell’azienda Arrighi si trova a Porto Azzurro all’isola d’Elba e si estende per 22 ettari di cui 8 coltivati vigna, completamente all’interno del Parco dell’Arcipelago Toscano che fa parte della Riserva della Biosfera MAB UNESCO “Isole di Toscana”.

Il vino dell’azienda di Porto Azzurro accompagnerà anche altri eventi del Festival che si terrà a Firenze fino al 7 aprile, al cinema La Compagnia e in vari luoghi della città.

Pubblicato il
5 Aprile 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio