Il vino dell’Elba a palazzo Vecchio

Nella foto: Una bottiglia del prezioso bianco elbano.

FIRENZE – L’acqua e la tutela del mare sono stati due degli argomenti su cui si è incentrata l’attenzione del pubblico durante la serata di gala a scopo benefico, la scorsa settimana, organizzata dal consolato del Principato di Monaco a Firenze per celebrare il 160° anniversario della sua fondazione, nel Salone de’ Cinquecento, in Palazzo Vecchio.

La Fondazione Principe Alberto II di Monaco, un’organizzazione non-profit globale, infatti, concentra i suoi sforzi su tre principali aree di intervento: il cambiamento climatico, la biodiversità e le risorse idriche.

Nel 2016 il progetto sulla salvaguardia della biodiversità del Mediterraneo e sull’importanza di azioni sostenibili per il nostro futuro, promosso dal Consolato Onorario del Principato di Monaco a Firenze, aveva riguardato proprio l’isola d’Elba e il principe Alberto II di Monaco, presente alla serata, molto legato al territorio elbano, aveva già avuto modo di apprezzare i vini dell’azienda Arrighi. 

Un vino coltivato di fronte al mare sull’Isola d’Elba è stato il vino bianco della serata servito durante la cena di gala: Valerius, da uva ansonica al 100%, vinificato in anfora ha un nome che rende omaggio al romano Valerio Messalla, proprietario della Villa delle Grotte, antica domus romana rinvenuta a San Giovanni, sulla collina delle Grotte che domina la rada di Portoferraio, dove si produceva vino già al tempo dei romani.

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