Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Dragaggi Livorno: dieci mesi per ripensarci!

LIVORNO – Commentare oggi una vicenda che ha dell’incredibile sarebbe come sparare sulla Crocerossa: o peggio ancora. Il fatto: dopo oltre dieci mesi dallo stop imposto dalla Regione Toscana ai dragaggi del porto, su elucubrazione dell’ufficio regionale sulle normative, e dopo una furibonda e alla fine rassegnata serie di vertici con il coinvolgimento di tutte le istituzioni e le rappresentanze operative – l’intervista qui a fianco del capopilota del porto lo evidenzia – la Regione ha finalmente fatto marcia indietro: si può dragare.

[hidepost]

Dieci mesi perduti, che sono un’eternità per i tempi con i quali evolve la logistica. Il tutto, secondo la stessa AdSP, per una interpretazione al di fuori di ogni logica operativa e di ogni riconosciuta esigenza di fare presto e bene. Al momento in cui andiamo in stampa l’autorizzazione che annulla lo stop non è ancora arrivata: è stata solo preannunciata ufficiosamente. Altro tempo perso per chi non ha tempo. Da parte sua l’AdSP non commenta: conferma solo di aver già elaborato da un anno il bando di gara per assegnare i dragaggi, più che urgenti specie in Darsena Toscana e nel canale di accesso. Un privato forse avrebbe già mandato in tribunale gli uffici regionali per capire se c’è stato solo eccesso di fantasia, eccesso di garantismo o semplicemente la paura che in tutti gli enti pubblici serpeggia quando si tratta di firmare un atto importante.

*

Tiremm’innanz, come disse quell’eroe del Risorgimento portato al patibolo. Di tempi che si allungano il comandante dei piloti Marino Biancotti ne ha citati anche altri. Come gli eterni lavori di attivazione del microtunnel al Marzocco, quelli dello sblocco a mare del canale dei Navicelli – con la foce armata che la Regione ha realizzato anni fa per poi abbandonare il tutto – con relativa diatriba più che annosa sul ponte del Calambrone. Sul bacino di carenaggio che continua ad essere una darsena (da anni utilizzata solo per una nave sequestrata – è già stato scritto altre volte. E così del “Marina” nel Mediceo, del trasferimento del TCO, della vicenda Porto 2000. Colpe? La burocrazia, l’incrocio di competenze, l’incertezza su queste ultime, le leggi che si elidono… Non sta a noi attribuirle, possiamo solo registrare. Ma che amarezza, in un porto che potrebbe essere tra i più efficienti d’Italia…

Antonio Fulvi

[/hidepost]

Pubblicato il
6 Maggio 2023
Ultima modifica
10 Maggio 2023 - ora: 19:06

Potrebbe interessarti

Rigassificatori e logica

Prendiamola larga per un attimo: da Eraclito a Zenone, fino ad Aristotele, la logica è quella dottrina che chiarisce i meccanismi consequenziali. Se mi avete seguito nello sproloquio, converrete con me che il recente...

Leggi ancora

Quando il saggio saggia

Ci sono a volte, nel comportamento delle persone, scelte difficili da fare: ma una volta fatte, non è difficile spiegarle. È il caso, per la nostra realtà livornese, delle dimissioni del maritime consultant Angelo...

Leggi ancora

Avanti adagio, quasi indietro

Potremmo dire, parafrasando Guido Gozzano, che tra gli infiniti problemi che riguardano il nostro mondo attuale, tra guerre e genocidi, ci sono anche le “piccole cose di pessimo gusto”. Tra queste c’è l’incredibile vicenda...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Se Berta ‘un si marìta…

…“E se domani…” diceva un antico refrain musicale. Riprendo le valide considerazioni del nostro direttore sulla sorprendente impasse di alcune nomine presidenziali nelle Autorità di Sistema Portuale soffermandomi su Livorno: Gariglio è stato tra...

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora

Per difendere la pace…

Guerra e pace, più guerra che pace: sembra l’amara, eterna storia dell’uomo. Così, per preservare la pace, sembra proprio che non ci siano che le armi: si vis pacem, para bellum, dicevano nell’antica Roma....

Editoriale
- A.F.
Leggi ancora
Quaderni
Archivio