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Ecco il “salvagente” Italia

ROMA – 🗣️ “La resilienza dell’Italia è il frutto di una struttura produttiva meno dipendente dalle catene del valore globali, in particolare quelle più colpite nell’ultimo biennio, ma anche di una ricostruzione del sistema produttivo che è stata forgiata dalle crisi vissute negli ultimi quindici anni, a partire da quella finanziaria internazionale del 2008, e che ha consentito la sopravvivenza delle imprese più solide. Non tenerne adeguatamente conto può portare le istituzioni internazionali e le agenzie di rating a sottostimare la capacità dell’Italia e a venire poi smentite dai dati effettivi dell’economia reale”.

Lo dichiara il segretario generale di Competere.EU (www.competere.eu) nel presentare il position paper del think tank. Race è anche uno dei rappresentanti italiani del B20, il business forum delle “Confindustrie” del G20.

🗣️ “Nelle ultime settimane – ha spiegato 👤 Racesi è discusso molto della valutazione del rating sovrano da parte delle principali agenzie internazionali: una valutazione che ha un impatto decisivo sulla credibilità del Paese e sull’attenzione che può generare presso gli investitori internazionali. Normalmente questo momento cruciale era molto temuto; questa volta, però, è diverso perché la situazione economica dell’Italia è migliore di quanto non lo fosse in passato.

🗣️ Nella fase di ripresa post-pandemica l’Italia infatti, sta mostrando una buona capacità di recupero, evidenziando anche una maggiore resilienza rispetto a quanto osservato negli altri principali competitor europei (in primis Francia e Germania).

🗣️ I principali previsori internazionali sono stati costretti a rivedere frequentemente al rialzo le stime di crescita dell’Italia, che ha saputo gestire le difficoltà di un contesto internazionale caratterizzato da un’estrema incertezza, da importanti strozzature delle catene globali del valore, da problemi legati alle forniture di gas (l’Italia è uno dei paesi più dipendenti dal gas russo), oltre che da questioni più strettamente geopolitiche conseguenti al conflitto russo-ucraino. 

Pubblicato il
7 Giugno 2023

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