Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

Quei vertici sui temi sociali

Non è il primo che interviene sul tema, ma la nota sul web che ci è arrivata nei giorni scorsi riassume un po’ tutte le considerazioni che piovono in questo periodo sui tanti vertici mondiali, sulla pace (che non c’è) sulla solidarietà sociale (latitante), sugli aiuti ai paesi poveri (con pochi spiccioli) eccetera.

Ecco la nota:

✍️ ✍️

Dal Giappone 🇯🇵 alla Romania 🇷🇴, dall’Irlanda 🇮🇪 alla Svizzera 🇨🇭, è tutto un susseguirsi di vertici dei VIP mondiali che affrontano i macro-problemi della società.

Dai risultati che ne escono, mi sembra più che altro una rassegna di belle statuine (o brutte: secondo pareri) che riescono più che altro a fare delle splendide dissertazioni sul sesso degli angeli, e degli altrettanto splendidi pranzi e cene.

Ad oggi sono uscite alcune taumaturgiche ricette sui vari problemi, del tutto rimaste pura teoria.

Mi sbaglio?

 

[hidepost]

*

🗣️ 🗣️

Non siamo i primi noi a prendere atto di questi grandi incontri con una buona dose di scetticismo. La vignetta che pubblichiamo è apparsa qualche tempo fa sul giornale satirico francese “Le canard enchaîné” e riassume in chiave ironica il concetto che lei, amico lettore, esprime. Ci sono poi sentenze che vengono dai più importanti organismi mondiali sull’andamento dell’economia: tocchiamo ferro, ma il FMI (Fondo Monetario Internazionale) ci aveva classificato come la Nazione con il più alto grado di recessione per il 2023 e la realtà è invece che siamo in pur modesto incremento, mentre sono in recessione pesante i “campioni” come Germania e Francia.

In quanto ai vertici sulle migrazioni, meglio lasciar stare. Bruxelles a sua volta di fronte alle orde di poveracci che cercano di arrivare in Europa dall’Africa e dall’Asia, ci dice bravi e bene, ma sbarra le frontiere e ci impone di tenerceli tutti noi. Però promette un vertice sul tema: stanno già preparando champagne e caviale.

[/hidepost]

Pubblicato il
7 Giugno 2023

Potrebbe interessarti

Il neo-kompanjia Stachanov

Il kompanjia Aleksej Stachanov in confronto era, come si dice da noi, uno scansafatiche: cioè robetta. Perché oggi l’avvocato Matteo Paroli copre in contemporanea due cariche da far tremare le vene ai polsi. È...

Leggi ancora

Per la guerra per la pace

C’è qualcosa di nuovo oggi nel cielo. No, non è l’aquilone della poesia di Giovanni Pascoli, quella che noi anziani dovevamo studiare a scuola. Il qualcosa di nuovo sono i droni: diventati in poco...

Leggi ancora

Tasse e governi

C’è la stagione di tutte le cose e di tutte le passioni. Questa d’oggi, per dirla come lo scrittore americano John Steinbeck, è quella “del nostro scontento”. Scontento? Noi del ceto medio siamo ancora una...

Leggi ancora

Hic sunt leones

Può anche darsi che, come spesso accade, l’allarme lanciato ai primi del mese dall’ammiraglio Enrico Credendino risponda anche all’altro celebre detto latino  Pro Domo Sua, riferito come noto a Cicerone. Però il capo di...

Leggi ancora

Uno scavalco che non scavalca mai

Se ne parla con comprensibile pudore: anche lo “scavalco” ferroviario tanto atteso e tanto sbandierato tra l’interporto Vespucci e le banchine di Livorno, finisce nell’elenco delle speranze deluse: almeno per i tempi. Scriveva Silvia...

Leggi ancora

Quando Berta filava

Non c’è niente da ridere: semmai da capire perché altre realtà portuali, in particolare non nazionali, ci stanno surclassando sia come adeguamento di strutture e fondali, sia come traffici. E fa male al cuore ricordare che fummo, con...

Leggi ancora
Quaderni
Archivio