ORA – Sicuramente il coordinamento degli enti locali non è un problema solo italiano, quello del mostro Kraken “Burocrazia” che colpisce anche la Germania, principale economia europea.
🚛 Gruber Logistics, società altoatesina leader europeo nel trasporto di carichi eccezionali, insieme a diversi enti locali ha avviato in Germania una campagna volta a porre in evidenza come gli obiettivi di miglioramento del mix energetico del paese non potranno essere raggiunti a causa della burocrazia nel trasporto dei carichi eccezionali.
La Germania è uno dei paesi europei che maggiormente punta sull’energie rinnovabili. Un processo accelerato per permettere al Paese di affrancarsi dalla dipendenza di approvvigionamenti da altri paesi come la Russia. L’energia eolica rappresenta in questo quadro una risorsa importante comprendo circa il 1️⃣5️⃣%-2️⃣0️⃣% della generazione elettrica totale nel paese.
👤 Holger Dechant, board member di Gruber Logistics, ha evidenziato come i tempi siano estremamente lunghi per quanto concerne tutto il comparto dei trasporti eccezionali. 🗣️ “Se una macchina da costruzione che richiede un trasporto speciale si rompe in cantiere, rimane lì per settimane durante la procedura bloccando di fatto il proseguo delle attività”.
Dechant sarebbe soddisfatto se la durata fosse ridotta a due o tre settimane, una sola settimana sarebbe un sogno.
Il nodo sono i permessi rilasciati separatamente dalla società autostradale, da diverse contee e comuni, tutti con requisiti, moduli e scadenze diverse. 🗣️ “Solo tra Nienburg e Braunschweig, nello stesso Stato federale, ci sono dieci autorità. Il numero di autorità coinvolte, e quindi la possibilità di errore nelle richieste, aumenta drasticamente quando il veicolo pesante deve lasciare l’autostrada a causa di lavori stradali o di tratti divenuti inadatti”.
Pura “follia” se l’attuale quadro di autorizzazioni per il trasporto su larga scala continuerà: sarà impossibile raggiungere gli obiettivi della Germania in materia di energia eolica.
Non solo le turbine eoliche onshore vengono autorizzate troppo lentamente, in modo assurdo e inflessibile, ma anche il trasporto su larga scala e pesante dei loro componenti. Bärbel Heidebroek, presidente di LEE (l’associazione per le Energie Rinnovabili della Bassa Sassonia-Brema), ha portato come esempio la Bassa Sassonia “agli attuali 6️⃣.2️⃣0️⃣0️⃣ impianti eolici devono essere aggiunti 1️⃣8️⃣.0️⃣0️⃣0️⃣ MW, per una capacità totale di ben 1️⃣2️⃣.0️⃣0️⃣0️⃣ MW, nei prossimi 1️⃣2️⃣ anni, in modo che il Land raggiunga l’obiettivo di 3️⃣0️⃣.0️⃣0️⃣0️⃣ MW previsto dalla propria legge sul clima entro la fine del 2️⃣0️⃣3️⃣5️⃣. Inoltre, è previsto un repowering con 2️⃣5️⃣0️⃣–9️⃣0️⃣0️⃣ nuove turbine da 1️⃣.6️⃣0️⃣0️⃣–5️⃣.4️⃣0️⃣0️⃣ MW, che sostituiranno i vecchi mulini a vento. Il totale è di 3️⃣.3️⃣0️⃣0️⃣–4️⃣.0️⃣0️⃣0️⃣ turbine eoliche da trasportare entro il 2️⃣0️⃣3️⃣5️⃣. Dato che per ogni turbina eolica sono necessari 1️⃣0️⃣ trasporti pesanti, il risultato è di 3️⃣3️⃣.0️⃣0️⃣0️⃣–4️⃣0️⃣.0️⃣0️⃣0️⃣ trasporti di questo tipo. Considerando le attuali sei/otto settimane per i permessi è evidente che il settore è bloccato”.